Il Ricetto di Candelo è una testimonianza di architettura medievale (XIII-XIV secolo), costruito dalla comunità contadina come deposito fortificato per proteggere granaglie, vino e altri beni agricoli. In casi eccezionali, poteva offrire rifugio temporaneo alla popolazione durante invasioni o saccheggi. Il complesso conta circa duecento edifici in una superficie di circa 13.000 m², circondata da imponenti mura in ciottoli disposti a "spina di pesce", una tecnica che ne aumentava la resistenza. La difesa era ulteriormente garantita da quattro torri rotonde angolari e una torre quadrata a nord, elementi che ancora oggi caratterizzano il suo profilo.
La conservazione di un gioiello medievale
Ciò che rende unico questo ricetto è il suo eccezionale stato di conservazione, frutto di un utilizzo ininterrotto fino al Novecento. A differenza di altri ricetti piemontesi, ha subito minime modifiche, mantenendo intatta la struttura originaria. Le sue caratteristiche rue (strade -in francese- lastricate in ciottoli inclinati verso il centro) garantivano il deflusso delle acque piovane verso la torre di cortina, dimostrando un'ingegnosa pianificazione idraulica. Nel 1819 è stato costruito il palazzo comunale in stile neoclassico, in contestabile contrasto con l'architettura medievale.
Un set cinematografico
Il fascino del Ricetto lo ha reso una location ideale per produzioni televisive e cinematografiche. Negli anni, tra le sue vie sono state girate scene dello sceneggiato Rai La freccia nera (con Arnoldo Foà e una giovane Loretta Goggi) e del suo remake Mediaset del 2006. Il borgo ha anche ospitato le riprese della celebre parodia de I promessi sposi del trio Lopez-Marchesini-Solenghi.
Nel 2004, è stato scelto per la fiction Virginia, la monaca di Monza, mentre nel 2011 è diventato l'ambientazione gotica di Dracula 3D, diretto da Dario Argento.
Il termine "receptum" significa letteralmente "rifugio" in latino.
Ricetto di Candelo | pagina aggiornata il 21 Aprile 2025
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