IL DESERTO DELL’IPOCRISIA
Dimmi chi sei creatura solitaria
ti ha colto qui l’alba della vita
in questo deserto carico d’odio
in questa notte senza luna
Dimmi dove vai anima sperduta
perché cerchi qui le tue memorie
se memorie non hai?
Guarda le tue mani…sono vuote e sporche
e la tua solitudine ha messo una sentinella dura e incorruttibile
a guardia dei tuoi sentimenti.
C’é una morte scura che ti ha colpito
e le tue unghie hanno graffiato pareti di carne
senza mitigare il tuo dolore
cerchi invano una madre degna
tra mura sporche di calce e delitti oscuri.
Intanto il tempo cavalca le sue ombre
e porta via le storie del mondo
a nulla può il tuo pianto sconsolato
un giorno ti accorgerai di aver dimenticato
anche l’amore di colei che la vita ti ha dato.
Seguirai le ombre del deserto e ne farai parte
accetterai i compromessi dell’ipocrisia
scambiandole per sacre leggi.
Posso darti un po’ di pane raffermo,
un sorriso ed un velo di comprensione, è tutto ciò che ho.
Da esso puoi imparare che anche la miseria
possiede un cuore generoso…
il cuore di chi veramente sa amare.
Emanuela Amantia, Cavaglià