Colonnello del genio-navale

Marco Antonio Boccacino deve il suo nome ad un refuso dell'anagrafe dell'epoca, si racconta che il padre disse in dialetto "
marca Antonio", e chi scriveva non capì di dover segnare "Antonio". Nato il 28 febbraio 1847 a Occhieppo Inferiore, frequentò le Scuole Professionali di Biella, di cui ci lascia
un bellissimo quaderno degli esercizi dove la calligrafia e le tavole dei disegni sono opere d'arte.
Il padre Francesco faceva il carrettiere. La madre Peretti contadina. A 16 anni va volontario in marina ove viene arruolato in data 30 gennaio 1864. Promosso a soli 19 anni aiutante macchinista. Nel 1871 viene imbarcato sulla nave "Principessa Clotilde" come "Capo Guardia". Nel 1872 sul Conte di Cavour, poi sul rimorchiatore "Rondine". Nel 1873 è promosso 1° macchinista poi è imbarcato a Napoli come "capo carico" sulla "Vettor Pisani" per un
viaggio intorno al mondo durato 2 anni e 10 mesi: Napoli - Porto Said - Suez - Aden - Singapore - Amoy - Yokoama - Rangon - Batavia - Macapan - Hongkong - Acapulco - St. Miguel - La Union - Panama - Callao - Valparaiso - Montevideo - Rio Janeiro - Gibilterra - Siracusa - Venezia.
Promosso Ufficiale vivrà per 1 anno e mezzo in Inghilterra. Si sposa nel 1891 a Mongrando. Percorre tutta la carriera con imbarchi fino all'anno 1890. Dopo insegna a Venezia, alla Spezia e a Taranto agli ufficiali macchinisti. Termina la carriera con il grado di Tenente Colonnello del Genio Navale.

Quaderno di esercizi scolastici: 1862-1869. Non si usavano testi illustrati e gli alunni disegnavano le proprie figure di studio.

Quaderno di esercizi scolastici: 1862-1869. Na notare la qualità della calligrafia, che era materia di studio.

Diario di bordo, 1879: sono lontani i tempi dei i quaderni scolastici e la scruttura diventa piccolissima per documentare i viaggi in marina.

Foto di viaggio, fine '800

Marco Antonio Boccacino, ormai ufficiale, pranza con Principe Tommaso di Savoia sulla regia nave Lepanto. A sinistra, il menu del 1° gennaio 1894

Particolare del disegno scolastico di una locomotiva, la qualità è così alta che è tutt'ora esposto incorniciato come un quadro.