Una vita dedicata alla valorizzazione del territorio
Lelio Rettuga, tipografo di professione, vasaio per vocazione, ha dedicato una vita intera alla valorizzazione del territorio e degli antichi mestieri trasmettendo, soprattutto ai giovani, il rispetto e l'amore profondo che prova nei confronti della Natura. Ai piedi di un grande albero, nel vecchio cortile della sua casa di Mongrando, scorre cristallina e vivace una sorgente naturale circondata e protetta da un fitto boschetto di felci e muschi della Bessa: una riproduzione, in miniatura, del nostro territorio; un mulino, una piccola casa, un ponte… In costruzione, sulle sponde del minuscolo torrente, una zattera artigianale.
Appesa ai rami ora spogli del grande albero, ondeggia lenta nella brezza leggera una casetta pronta all'arrivo dei prossimi uccellini, in primavera. Poco più in là la sorgente si trasforma ed assume le dimensioni di una capiente vasca per i pesci. Il rustico di fronte è adibito a laboratorio: qui vivono due curiosi e buffi furetti, dagli occhi tondi e disinvolti, un tempo forse feriti o acquistati per la gioia dei bambini. Lelio Rettuga li ha ospitati e curati.
Di fronte al laboratorio sorge una nuova costruzione che accoglierà, nell'immediato futuro, uno dei progetti più ambiziosi del signor Rettuga: il Museo di Storia Naturale.
All'interno una saletta per le proiezioni, una biblioteca, un'esposizione di licheni (frutto di un paziente lavoro di ricerca e di classificazione), una raccolta di fotografie d'insetti. Il punto di forza del Museo è rappresentato dagli acquari, grandi vasche destinate a riprodurre l'ambiente tipico dei laghi, degli stagni e dei torrenti a corso lento, abitato da pesci, molluschi d'acqua dolce e conchiglie. Alcune vetrine ospiteranno diverse varietà di minerali locali (e forse anche esotici), più uno spazio destinato alle meravigliose curiosità della Natura.
Sul pavimento giace un grande tronco pietrificato quasi fosse appena uscito da un'antica fiaba e un'enorme conchiglia dalle dimensioni eccezionali. Davanti alla scuola elementare di Mongrando sorge il Giardino Botanico dove si possono osservare le piante tipiche delle nostre zone e alcune felci rare. Nello stabile che un tempo fu la scuola elementare, protetto da un vetro, fa bella mostra di sé la prima versione del presepe del Vallino, una miniatura in scala perfettamente calcolata e ridotta. Ora, nelle vecchie aule della scuola, ha trovato la giusta sistemazione il laboratorio di ceramica, dove i bambini imparano l'arte di modellare la terracotta: grandi orologi fermi e immobili ad asciugare, mostruosi alberi della foresta, vasi dalle diverse forme accanto al forno di cottura. Alle pareti gli erbari, realizzati dopo aver pazientemente scelto, raccolto, disidrato e pressato erbe e fiori delle nostre terre. Una stanza è letteralmente traboccante delle opere pensate e create nel corso di tanti anni d'attività: cesti di vimini, dipinti su ciottoli, antiche baite in miniatura, pirografie, vasi, ciondoli, fotografie dei giovani gruppi musicali.
In conclusione, Lelio Rettuga non si limita ad essere il fondatore dell'Associazione Amici della Natura di Mongrando e l'ideatore del Presepe del Vallino, ma è stato, soprattutto, maestro e amico di tantissimi giovani che con lui sono cresciuti ed hanno condiviso la scoperta dell'immensa capacità di sorprenderci della Natura.
Patrizia Umilio - 22/03/06 - Ringrazio il Prof. Ivano Maffeo per la preziosa collaborazione.