copertina libro


380 pagine
2021 - Edizioni Gariazzo


pag.30
[...] 1950. Favorito da belle giornate, ebbe assai animazione: specie i giuochi popolari... La famosa cuccagna issata nella piazza Comunale non fu presa, nonostante i ripetuti assalti di robusti giovani. Pochi invero furono i carri degni di nota. Solo quello ideato con genialità dai Signori Predali, Mombello, Pizzoglio, Mora, trovò buona accoglienza nel pubblico, perché rispecchiava le condizioni del nostro paese: rappresentava una grande barca colla scritta “il corso Umberto (Villa) quando piove”. Nella medesima barca 2 fontane asciutte dimostravano la mancanza dell'acqua potabile, col relativo contorno di vasi di fognatura, di microbi. Ebbe il primo premio... Ottimo servizio prestò la locale fanfara. [...]

pag. 221
2008 - Il "Cucu" racconta i suoi primi 25 anni [...] Iniziai nel 1983, racconta Franco Caucino, ad interpretare il personaggio... Inizialmente fui un po’ scettico perché era difficile imitare quello precedente... Ma ero comunque onorato dell'incarico. Ricordo ancora le mie prime visite nelle scuole del quartiere a incontrare i bambini: erano incuriositi nel vedermi, tanto che quando mi incontravano per il paese mi chiamavano Cucu, e mai per nome, questo capita ancora oggi. Questo mi rallegra, non tanto perché sanno chi sono, ma perché ricordano la maschera che è una figura importante per la tradizione chiavazzese. Sono passati ormai molti anni e rifarei l'esperienza che sto portando avanti perché mi sono accorto che il Cucu porta allegria e tiene vivo il carnevale [...]

nido del cucu

pag. 292
2017 Per quanto semplice lo si voglia costruire, un carro ha costi non da poco: “Si fa presto — spiega Caucino — a spendere 800, mille euro per realizzarne uno”. Oltre a ciò, far sfilare carri di altre zone, o di associazioni private, ha un costo: “Anche loro spendono soldi per costruire il proprio carro, quindi bisogna far si che non debbano affrontare altre spese. Per questo sono previsti rimborsi. Lo scorso anno, solo di rimborsi spese, abbiamo pagato circa 6mila euro. A questi bisogna sommare il costo di almeno 300/400 panini... Spese e ancora spese. A gravare sui costi per far sfilare un carro ci sono anche le leggi, diventate di recente sempre più stringenti a seguito degli incidenti che si sono verificati negli ultimi anni. È previsto che ogni carro allegorico, per sfilare, sia targato, omologato e assicurato. È necessario far predisporre anche un documento da un geometra iscritto all'albo: il professionista deve disegnare un progetto in scala del carro ed effettuare gli studi necessari atti a stabilire quante persone possono salire su quel carro [...]

1972 - Momenti d'allegria

pag. 46


[...] Da una cronaca "rubata" al programma di quest'anno ecco un commento, anzi un piccolo riassunto di ciò che è il nostro carnevale, Festosa accoglienza è stata riservata a Chiavazza al Cucu che ritornava dopo 11 anni di assenza. Tutte le manifestazioni allestite dal Comitato hanno incontrato le più simpatiche accoglienze della popolazione. Particolarmente seguita la festa dei bambini in maschera che ha radunato nel nido del Cucu oltre seicento giovanissimi. Sempre avvincente anche la scalata all'albero della cuccagna che ha visto 10 coppie dar la caccia ai ricchi premi, rispettando la tradizione. AI lunedì si è data la caccia alla fagiolata: ben 24 maxi-paioli erano allineati in piazza, contenenti non meno di 4 quintali di fagioli. In men che non si dica è sparito tutto e molti si sono dovuti accontentare del profumo... i fortunati che erano giunti in tempo non hanno lesinato i complimenti al cuoco. Martedì gran chiusura. Al mattino ci sono state le visite alle scuole ed all'Asilo dove sono state distribuite le caramelle, circa cinquanta chili! Il Cucu è stato accolto trionfalmente e gli alunni gli hanno consegnato una pagella scritta in dialetto. Le materie e i voti per il Cucu: "comportament 10, cumpetensa dal vin 10, organisasiun 10, mangeria 10, cumpagnia 10, alegria 10" [...]

1972 - L'albero della cuccagna

pag. 48


[...] Un albero altissimo, robusto, che si stagliava maestoso verso il cielo era piantato nel centro della piazza... Era magro, grasso, difficile, ma al suo culmine sostanzioso, ricco, soddisfacente. Tanti di voi si chiederanno che tipo di albero potesse essere. Il vegetale non era che il famoso Albero della Cuccagna, un gioco paesano che nel 1971 era una attrazione locale del Carnevale... Altissimo, come minimo 12 metri se non oltre, perché fosse più difficile raggiungerne la cima. Robusto, perché non doveva cedere e spezzarsi a causa del peso e degli sforzi dei concorrenti che doveva sopportare. Magro, perché doveva essere abbracciato dai partecipanti alla sua scalata. Quanto a grasso, lo era in quanto gli organizzatori dovevano cospargerlo appunto di grasso affinché i pretendenti ai suoi regali faticassero il più possibile per raggiungere gli ambiti premi. Quanta fatica per salire! Quanta cenere o sabbia per non scivolare di quattro metri, dopo averne percorsi solo due! Ricco, sostanzioso e soddisfacente, perché sulla sua cima l'Albero della Cuccagna aveva appesi generi alimentari quali salami, polli ed altre leccornie, nonchè denari od altri generi che premiavano gli ardimentosi "scala/scivolatori". Esso infine dava il massimo della soddisfazione a chi in qualche modo era diventato "padrone" del suo avere. [...]

1994 - Guinness dei Primati

pag. 100


[...] La fagiolata più grande (piatto carnevalesco piemontese costituito da minestra a base di fagioli e salame) è stata di 9000 chilogrammi preparata nel febbraio 1994 per il carnevale di Chiavazza, Biella. La minestra fu cotta in 115 paioli di rame e suddivisa in 10300 razioni.
È sempre stata definita "da record", ma adesso ha avuto anche la consacrazione ufficiale. La conferma ufficiale è arrivata nei giorni scorsi al comitato organizzatore del carnevale benefico chiavazzese dall'Ufficio omologazione del Guinness dei primati che annuncia l'inserimento della fagiolata nel capitolo dieci dell'edizione ‘96, quello dedicato alle piccole e grandi imprese. Per la cronaca l'edizione '94 si era svolta sotto una fitta nevicata che comunque non aveva fermato la cinquantina di volontari, oltre ai membri del comitato, che annualmente prepara la mega fagiolata mettendo sul fuoco la bellezza di 115 paioli: una preparazione che dura ben tre giorni fino a culminare nella distribuzione delle oltre diecimila razioni la domenica. La fagiolata di Chiavazza ha radici profonde, risalenti all'inizio del secolo, portata avanti negli anni dal vecchio comitato del Carnevale chiavazzese [...]

2015 - Lo “scherzo da prete” di don Remo

pag. 268


[...] Da ieri pomeriggio don Remo Baudrocco, lo storico parroco di Chiavazza è ricoverato all'ospedale degli Infermi di Biella a seguito di una caduta, che gli ha provocato la frattura di un braccio, durante la sfilata di carnevale di ieri. “Era di fianco a me come sempre - racconta il Cucu — quando si è messo, come spesso fa, ad inseguire un bambino per tirargli una manciata di coriandoli. È però inciampato ma cadendo... Era lucido nonostante il colpo e per far capire che stava bene ha alzato tre dita al cielo, prima di entrare in ambulanza. L'ultimo sfottò di don Remo Baudrocco ai milanisti. Infatti lui grande tifoso juventino, ieri non ha perso occasione per ricordare ai tifosi rossoneri il risultato della partita giocata sabato sera e chiusa 3 — 1 per i bianconeri... Saranno stati proprio i milanisti a farlo inciampare — scherza il Cucu — e dall'ambulanza mi ha chiesto di continuare la sfilata” [...]



Pagina realizzata il 19 marzo 2022

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