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Dalla prefazione a cura di Paolo Mello Rella

[...] molto non è stato completato. Sono numerosi i punti interrogativi non solo conoscitivi ma anche sospensivi, sono tanti gli xxx che significano “devo ricordarmi di finire”, “devo segnare il riferimento”, “devo trovare ciò che credevo di aver trovato” o “questo deve finire in bibliografia”. Tutto normale per chi sta lavorando e pensa di avere davanti il tempo per, prima o poi, finire. Al lettore giudicare lo spessore di quanto scritto e la modestia dell'appassionato ricercatore, non nuovo ad avventure editoriali, con la moglie Renza, visto il successo dei libri sulla montagna editi da Giovannacci. Ma vediamo invece il lato positivo della cosa: lo stimolo per il lettore, il curioso, lo studioso, per completare, ricercare, sistemare caselle che necessitano di essere messe a posto. E tutto ciò può diventare un gioco se si legge rilassati e curiosi indagando questo mondo stupefacente fatto di visioni diverse. [...]

pag 16 - Vigliano Biellese

Nella documentazione medievale, le forme che precedono quella tarda del 1518 Viglanus presentano tutte una A- iniziale: Avillanus a. 1171, Aviglanus a. 1198, Avilianus a. 1207; in base a ciò, Massia 1914, 39 ha accostato questo toponimo in -anus alla gens romana Auilia "assai nota nel Piemonte"; e di quanto lo fosse anche in Valle d'Aosta ci rende edotti A. R., che in Nomi alla voce Avigliana (To) indica documentazioni ad Aosta, Piccolo San Bernardo, "territorio tra le due Dore" (CIL V, 6845, 6899, 6926 rispettivamente). Un fundus Aviglianus appare già nella tavola di Velleia. Secondo Cresci Marrone, 149, gli Avilii forse si trasferirono in Piemonte dal Veneto in età protoimperiale per cogliere le occasioni economiche e politiche che la regione offriva, riuscendo, come altre gentes, ad entrare in possesso di patrimoni fondiari, ad attivare imprese commerciali e minerarie.[...]

pag 19 - Valdengo

L'insediamento risale almeno alla romanità, provato dal rinvenimento di una necropoli del II-III d.C. Gualdingus a. 999 è l'attestazione più antica, diventata poi comunemente Gualdengus o Valdengus, che finì per prevalere. Flechia ritenne che il primo elemento di questo composto fosse il personale germanico Wald, mentre Massia ha pensato al nome comune wald 'bosco'; così anche Olivieri, che peraltro ha pure avanzato una diretta origine dal personale germanico Walding, come ritiene pure Grassi.

pag 41 - Fitotoponimi

[...] nomi di luogo derivante da piante, i fitotoponimi; essi sono molto diffusi in montagna, ma hanno una notevole presenza anche nelle nostre zone collinari e nel piano: è evidente che nelle varie epoche nelle quali furono adottati questi toponimi, gli abitanti avevano un profondo interesse per la vegetazione, spontanea, coltivata o indotta, che caratterizzava le varie zone d’insediamento e di frequentazione [...]



Grazie a Renza Piana Regis e a Paolo Mello Rella
pagina realizzata il 19 12 2020

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