copertina libro


200 pagine
Prima edizione 2018: Botalla Editore


19 settembre 1878

Il detenuto P. A. momentaneamente rinchiuso nelle carceri mandamentali di Graglia, per essere sentito da quella autorità giudiziaria, imputato di reati, tentò nella scorsa settimana, mediante foro praticato nel muro con un pezzo di ferro levato dall'inferriata della finestra, evadere dalla propria cella; ma fu sorpreso dal guardiano, mentre stava per prendere il volo. Questi ne avverti tosto i RR. CC. della stazione di Sordevolo, che furono sul luogo, e ammanettato il P. evasore, lo condussero seco in Sordevolo per rinchiuderlo nella camera di sicurezza di quella stazione.

6 gennaio 1887

[...] Si volge preghiera a quest'on. Giunta municipale onde voglia dare una benigna occhiata nel recinto del nuovo cimitero per disapprovare l'abitudine del becchino, parendoci troppo indecoroso dover lasciare, quasi sempre, colà abbandonato il feretro a beneplacito dello stesso becchino, fintanto che di tutto suo comodo ne abbia scavata la fossa. Non si potrebbero preparare le fosse prima che i feretri giungessero al cimitero? [...]

19 luglio 1888

Graglia (Stabilimento). L'incantevole posizione di questo stabilimento fa aumentare tutti i giorni più il numero dei bagnanti. Dome i lettori avranno visto dagli elenchi pubblicati negli scorsi numeri si sono dati convegni in questo stabilimento famiglie di una aristocrazia, che chiameremo storica: i Borgia, i Lello, duchi e conti e marchesi. Peccato che non paghino il doppio! Ci sarebbe proprio da consolarsi! Il numero dei forestieri sorpassa il sessanta. Ecco il nome di quelli ultimi arrivati: Giacomo Bendiscioli,
È arrivato di questi giorni fra noi Giuseppe Giacosa, il gentile poeta, il forte e fortunato commediografo. Egli, come al solito, ha preso alloggio al Colle di S. Grato. All'ospite illustre il nostro affettuoso saluto, e mille augurii.

16 novembre 1893


[...] Inconvenienti nocivissimi ancora esistono del nostro paese ad onta di tante leggi. Il primo si è quello antico più sciocco che medioevale, cioè l'usanza di costringere gli scuolari del Comune a portarvi coi proprii libri e quaderni, legna da ardere, secondo le proprie forze per il riscaldamento della scuola. Dimodoché, i piccini quando non ottengono un tal obolo legnoso dai proprii parenti si provvedono a danno altrui, rompendo e rovinando le siepi della strada. I genitori giustamente continuano a lagnarsi invano domandando: siamo noi obbligati a provvedere la legna al Comune? [...]

20 maggio 1894


[...] Ho letto il N. 38 di questo giornale, e, per debito d'imparzialità, debbo rettificare la narrazione del fatto successo domenica scorsa a Graglia. Avanti tutto non sussistono i pretesi canti e schiamazzi, perchè quei sette od otto individui si limitarono a salutare il loro amico Destefanis Ferdinando, battendo leggermente alla porta della casa dove il Destefanis si era poco prima ritirato. Costui, che evidentemente era di cattivo umore, si inalberò a quel lieve disturbo, ed uscito sulla pubblica via volle percuotere con bastone qualcuno della comitiva. Per disgrazia uno fra essi aveva la rivoltella e, nell'intento di spaventare coloro che accennavano ad una possibile rissa, sparò un colpo senza però prendere di mira alcuno. La palla battè sul selciato e di rimbalzo feri nell'addome il Destefanis. La ferita è molto leggera e guarirà fra pochi giorni. Furono fatti due arresti. Per uno, cioè pel Garzena Giuseppe, si ottenne subito la scarcerazione, e per l'altro, Bovo Desiderio, si spera che accertati i fatti cosi come avvennero, sia anch'egli posto in libertà [...]

3 dicembre 1896


[...] Furto. Ignoti ladri, di nottetempo, passando vicino alla casa di certa Migliaria Daria, videro stese su un balcone, ad asciugare, alcune camice di tela bianca. Si munirono allora di una pertica, e con questa riuscirono a rubare otto camice, del valore di una quindicina di lire, andandosene poi tranquillamente [...]

29 agosto 1897


[...] Sono vari anni che una povera mendica del Comune di Torrazzo, quasi demente, dall'aspetto ributtante, dagli abiti luridi e cenciosi, che malamente la coprono, va ramingando di paese in paese, introducendosi inavvertita in tutte le case con urli e gesti tali da destare ribrezzo e paura, nonché ai ragazzi, agli stessi adulti. Inutile aggiungere che dappertutto ove si reca lascia numerose le tracce dei parassiti che la accompagnano. La si trova pure spesso coricata attraverso alla pubblica via, discinta e talvolta affatto svestita, con quale disgusto e scandalo dei passanti, ognuno se lo può immaginare. Sembra ormai tempo che questa piaga dei nostri civili paesi sia tolta. Si rivolge quindi preghiera alle competenti autorità perché vogliano provvedervi. [...]

18 agosto 1859
[...] La Principessa Maria Pia, figlia dell'amatissimo nostro Re Vittorio Emanuele II, soggiorno per dieci giorni al Santuario di Nostra Signora di Graglia [...]



Pagina realizzata il 7 luglio 2023, grazie a Botalla Editore

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