TRA TERRA E CIELO
Fotografie di Marco Veronese
Testi di Milena Bora De Alessi
e Giorgio Lozia
165 pagine
1992, Giancarlo De Alessi Editore
Indice
Presentazione di PIER FRANCESCO GASPARETTO
Prefazione di MARCO VERONESE
> Biella
> Oropa
Spiritualità di Oropa
Bibliografia
pag. 74
Fu eretto nel 1911 su disegno dell'architetto Carlo Nigra di Torino. Da qui si accede al chiostro rinascimentale dell'ex Monastero di S. Sebastiano (1560) fatto costruire da Sebastiano Ferrero come convento per i monaci lateranensi; venne poi adibito a ricovero per i militari e in questo periodo subì maggiori danni e sconvolgimenti architettonici. Nel 1860 venne acquistato dal Comune per un prezzo che oggi sembra ridicolo: sessantamila lire. Verso la fine del 1800 furono ricavate le aule della prima scuola d'Arti e Mestieri poi divenuta scuola professionale. Nel 1911 inizia a funzionare il Lanificio-Scuola Piacenza, infine nel dopoguerra si insedia la scuola dei geometri [...]
pag. 121
[...] L'antica tradizione ne fa risalire l'origine al Vescovo di Vercelli, il Martire Sant'Eusebio. Verso la fine del suo esilio palestinese, al quale era stato condannato dall'Imperatore Costanzo, fu a Gerusalemme, dove rimase circa un anno, probabilmente nel 361. Qui scoprì tre Statue della Madonna, che, tornando in Italia, portò con sè. Una la donò a Cagliari, sua città natale; la seconda la pose a Crea, nel Monferrato, che allora faceva parte della sua vasta Diocesi; la terza, la più bella, la portò a Vercelli. La persecuzione degli Ariani, ridestatasi dopo il suo ritorno, lo costrinse nuovamente ad abbandonare Vercelli. Cercò allora scampo sui monti della propria Diocesi e si rifugiò nella conca oropense, portando con sè la Statua, che depose in una caverna naturale, formata da un gran sasso, sulla sponda del torrente. Costruì poi, poco discosto, un piccolo Sacello in pietra (ancor oggi esistente, incorporato nella Chiesa del 1600) e ivi la collocò alla venerazione dei pastori e dei mandriani della montagna. A custodia del santo luogo, adibì alcuni degli eremiti da lui fondati, i quali, trasferitisi nella Valle, fondarono il Priorato di San Bartolomeo. Secondo un antico racconto, nel 1083, una valanga o frana distrusse questo Priorato e gli eremiti costretti a rifugiarsi presso il Sacello della Madonna, diedero vita al Priorato di S. Maria... Nel sec. XIII, crescendo il numero dei pellegrini, si sentì la necessità di costruire accanto all'antico Sacello, una Chiesa più ampia. Questa Chiesa fu consacrata, nel 1294, dal Vescovo di Vercelli Ajmone di Challant. Verso la fine del sec. XVI per dare maggior impulso al Santuario e per il sempre crescente numero dei pellegrini, il Vescovo di Vercelli, Giovanni Stefano Ferrero, di origine patrizia biellese, patrocinò la costruzione di una nuova e più ampia Chiesa. Quella del 1294 venne parzialmente demolita e il Sacello eusebiano, conservato nella sua rustica vetustà, fu incorporato nella nuova costruzione. [...]
pagina realizzata nell'aprile 2005 e aggiornata in 17/12/2018
Lo scopo di queste pagine è di mostrare (attraverso i libri) le caratteristiche storiche, turistiche, sociali ed economiche del Biellese. Qualche fotografia e un po' di testo, senza la pretesa di fare un lavoro perfetto, solo un archivio che cresce e migliora nel tempo. IL BIELLESE NEI LIBRI è a disposizione di tutti gli editori/autori che vogliano fare conoscere le opere riguardanti il territorio, un invito alla lettura dell'opera completa. La pubblicazione avviene in forma gratuita. Il materiale è protetto da copyright, nessun uso è autorizzato senza consenso dell'autore e/o dell'editore.