Vercelli (Varsèj in piemontese) fu uno dei maggiori centri culturali del Piemonte rinascimentale. Oggi è una importante città d'arte, custode di un ricco patrimonio artistico ed architettonico. La Basilica di Sant'Andrea è considerata uno dei più importanti monumenti romanico-gotici (o gotico primitivo) del medioevo italiano. Gli elementi architettonici ne scandiscono l'eleganza e l'armonia. Nel XIX secolo fu inaugurata una grande Sinagoga caratterizzata dalla facciata a bande bicolore in pietra arenaria. Il Crocifisso romanico del Duomo, sospeso sopra all'altare, risale all'anno 1000. La croce è lavorata in lamina d'argento sbalzata e in oro. La figura del Cristo è caratterizzata da una particolare cura per i dettagli e la corona tempestata di pietre preziose. Piazza Cavour si trova nel cuore della città, sorta sull'antico forum romano mantiene oggi un aspetto medievale grazie ai portici che la circondano e alla Torre dell'Angelo che la domina. Camminando a Vercelli si possono vedere molte torri civili che avevano lo scopo di affermare la nobiltà e il potere di una famiglia. La chiesa di S. Cristoforo custodisce un patrimonio di opere pittoriche del '500 di inestimabile valore. L'edificio conserva la struttura cinquecentesca e ospita uno straordinario il ciclo di affreschi di Gaudenzio Ferrari, uno tra i più importanti pittori rinascimentali del Piemonte. Nella sua opera posta dietro all'altare è dipinto un violino, forse la prima rappresentazione pittorica di tale strumento. L'importanza di questo violino è storica, gli strumenti musicali raffigurati nelle opere del primo ‘500 di Gaudenzio Ferrari e dal suo allievo Bernardino Lanino (a Vercelli, a Varallo e a Biella) mostrano le prime rappresentazioni di violini disegnati in forma corretta.
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