In questi anni si torna a parlare di lupi con avvistamenti più o meno confermati. La Regione Piemonte si è attivata nel 2013 per monitorare la loro presenza. Nel Biellese, dal 1400 fino a fine 1700, la convivenza dell’uomo con i lupi fu problematica. Vennero addirittura istituiti dei premi per coloro che uccidevano gli efficienti predatori: 50 lire per ogni maschio e 100 lire per ogni femmina, cifre considerevoli per quei tempi!
Nella prima metà del Settecento si registrò un forte aumento di presenze di lupi nel Biellese, durato fino ai primi anni dell'Ottocento. In Alta Valle Cervo i lupi erano un presenza numerosa, tanto che in molte località gli abitanti organizzarono delle trappole per proteggersi dagli assalti alle mandrie: nei pressi dei paesi furono così scavate delle fosse profonde, dette luere, che, ricoperte di cedevoli frasche, funzionavano da trappole. La Provincia di Biella, nel 1833, ritenne necessario organizzare una battuta di caccia al lupo. In Valsessera si ritrovano ancora scritti che menzionano una discesa dei lupi nel 1854. In Valle Strona è accertata l'uccisione di un lupo nel 1927, l'ultima registrata in Piemonte.
Piana del Ponte, verso il sentiero del monte Bo. È ora che torni a valle. Non vorrei rientrare quando è buio.
Quando si andava sul monte Casto, per non farmi uscire al buio, egli ventilava, a me piccina, sempre la presenza di possibili incontri con lupi…
Ma guarda che idee si passano per la mente… Devo stare attenta a non scivolare, altrimenti nei guai ci vado io. Altro che lupi!
Testo e foto di Deanna Gatta (tranne la foto del lupo, di David Mark)
9 novembre 2021