Nel XVII secolo viveva a Desate, borgo di Rosazza, la giovane Agnesetta. Lontana dai pericoli del mondo trascorreva felice le sue giornate tra i lavori domestici e quelli dei campi. Il mondo però era sconvolto dalla guerra contro i francesi. Il governo piemontese, per far fronte alle necessità belliche, impose ai suoi sudditi di fornire, famiglia per famiglia, una parte dei prodotti della terra. Fu così che Agnesetta e la sua famiglia dovettero lasciare Desate per raggiungere Trino, dove c’era il campo degli Spagnoli, alleati del Piemonte. Un ufficiale del campo venne attratto dalla bellezza di Agnesetta e cercò di farla sua. Fortunatamente un ufficiale piemontese intervenne e riuscì a sottrarre la giovane alle brame dello spagnolo, conducendola presso un convento, dove spesso la andava a trovare. Passò del tempo, poi l’ufficiale decise di riaccompagnare la giovanetta a Desate. Intanto tra i due giovani era nato un amore puro e tenero. Lungo il viaggio di ritorno l’ufficiale dovette però assumere la difesa del castello di Lignana nei dintorni di Vercelli, attaccato dai francesi. L’esercito nemico fu vinto, ma il giovane fu ferito a morte. Il corpo morente fu portato nel castello dove Agnesetta aspettava il suo amato che purtroppo poco dopo spirò. Prima di morire però affidò Agnesetta al suo scudiero pregandolo di scortarla fino a Desate dove ella visse con lo straziante dolore dell’amore perduto fino a che, poco più che ventenne, raggiunse il suo diletto nei campi del cielo.
pagina pubblicata il 23 aprile 2018