La prima testimonianza della Raffigurazione della Natività risale al III secolo, con un dipinto ritrovato nella Catacombe di Priscilla, a Roma. Nel Medioevo le raffigurazioni pittoriche sulla Natività di Cristo, dette "presepe", saranno realizzate ed esposte nelle chiese, a favore delle popolazione analfabeta. Vi parteciparono alcuni grandi maestri della pittura italiana: Botticelli, Adorazione dei Magi (Galleria degli Uffizi, Firenze); Giotto, Natività (Cappella degli Scrovegni, Padova); Piero della Francesca, Natività (National Gallery, Londra); Correggio, Natività (Pinacoteca di Brera, Milano). Il primo presepe moderno lo si attrribuisce a San Francesco che, nel giorno di Natale del 1223, eresse una mangiatoia all’interno di una caverna e vi portò un asino ed un bue viventi, senza la Sacra Famiglia. All’interno della caverna tenne una famosa predica descrivendo la storia della nascita di Gesù a tutti coloro che non sapevano leggere.
Le prime rappresentazioni della natività con scenografia e statuine scolpite fecero la loro comparsa nelle chiese dell'Italia Centrale. Nel Settecento l’arte della costruzione del presepe si diffuse nelle case delle famiglie più insigni di Napoli, divenendo motivo di vanto per mostrare il presepe più sfarzoso. I nobili non badavano a spese e commissionavano a scultori lavori imponenti, realizzati con materiali sempre più preziosi, ai presepi dedicavano intere stanze delle loro residenze per farne sfoggio durante i ricevimenti e le feste private.
In questo periodo ('700) si diffuse capillarmente, non solo in Italia, l'usanza di allestire il presepio nelle chiese. Infine, il presepe, entrò nelle case popolari solo a partire dalla fine dell'800.
Pagina realizzata il 22 dicembre 2019 - foto e testo Giovanni Longhini