Marco Montoncello

Siamo tutti vivi

Nella casa di noi viaggiatori,

raccontammo le storie di eroi, campioni del mondo,
assopiti dall’en miracoloso, morboso,
fumoso, di fumo quotidiamo, cercando solo lei…

ed ecco l’egocentrismo, intriso di eco perpetuo,
supplica il rifiuto continuo, nel senso comune di educativo,
che educare non sa,
che cerca un normale confronto con ciò che è normalità.

E poi che ci faccio qui?
Guariscimi se puoi, oppure cercati qualcos’altro..
No, caro, mio amico, stammi a sentire, ora so ciò che il vento mi insegna,
a ruzzolare tra i massi più ardui di limite umano, di natura selvaggia.

Dormi se puoi, ascolta il fruscio delle foglie cadenti dei pensieri mordenti.
Dormi, e svegliati, pensando a ciò che ne sarà di noi ultimi umani.

Mi riposo, e ti prendo per mano e ti vedo lontano, tra coloro che hanno trovato l’oltre limite.
Il limite ha smesso di pulsare e campa nello spazio infinito.

Marco Montoncello,  Biella