CHIUSO IN UN ELLISSE DI CIELO
E ti vorrei vedere correre da un punto in primo piano,
non attraverso ad una foto tratteggiata da lontano.
Vorrei sentire la tua voce nel palmo di una mano
non le parole disegnate su un giornale del mattino
e mi confondono i tuoi sguardi in cerca di definizione
quella che lentamente sfuma e mi mette in confusione
E ti vorrei vedere avvolta in un soffice maglione,
non attraverso ad un vestito per un cambio di stagione.
Vorrei sentire le tue labbra mormorare piano piano,
non una vecchia melodia di seconda o terza mano
e mi confondono piu’ i tuoi occhi che la tua distrazione
quella che argina i silenzi, con un po’ di confusione
Sara’che il modo per trattenerti
vive nel giorno in cui lasciarti andare
sara’che il tempo per incontrarti
nasce da un gesto fatto in punta di piedi
sara’che il luogo del desiderio
nasce da un tratto indeciso e confuso
sara’che l’attimo di una gioia
vive in oggetti abbandonati in cantina
Sara’che il giorno in cui lasciarti andare
vive nel pozzo, ma non dei desideri
sara’che un gesto fatto in punta di piedi
nasce rinchiuso in un’ellisse di cielo
sara’che un tratto indeciso e confuso
nasce da un’ombra che si accende nel buio
sara’che oggetti abbandonati in cantina
prendono forma, si, e piu’bella di prima
Daniele Albarello