LA TOUR. L’EUROPA DELLA LUCE
- “LA TOUR. L’EUROPA DELLA LUCE”.
- MILANO. PALAZZO REALE. 7 FEBBRAIO – 7 GIUGNO 2020.
- A CURA DI FRANCESCA CAPPELLETTI. E THOMAS CLEMENT SALOMON.
- CATALOGO SKIRA.
- ORARI: Lunedì 14,30 – 19,30. Martedì,mercoledì, venerdì e domenica: 9,30 – 19,30. Giovedì e sabato: 9,30- 22,30.
Ci sono mostre particolarmente importanti per la presenza di opere famose, eccezionalmente prestate da grandi musei e collezionisti di tutto il mondo.
La mostra dedicata al grande pittore Georges La Tour allestita negli spazi espositivi di Palazzo Reale a Milano ha tutte le caratteristiche di eccezionalità che la rendono preziosa.
E’ la prima mostra in Italia dedicata al grande “artista della luce” che, per il carattere delle sue opere, aveva ricevuto il titolo di “Caravaggio francese”.
Prodotta dal Comune di Milano/ Cultura Palazzo Reale e Mondomostre Skira, la mostra ù curata da Francesca Cappelletti con un comitato di notevoli personalità e di esperti,
Un’esposizione unica – è stato scritto- perché in Italia non è conservata nessuna opera di La Tour e sono circa 40 le opere certamente attribuibili all’artista, di cui in mostra ne sono esposte 15.
“Si tratta di un artista enigmatico- si legge nella presentazione – che ritrae angeli presi dal popolo, santi senza aureola né connotazioni iconografiche, che predilige soggetti presi dalla strada come i mendicanti dipingendo in genere gente di basso rango più che modelli storici o personaggi altolocati”.
E, come Caravaggio, anche Georges La Tour ricerca nei suoi dipinti la forza creatrice della luce
Sono però più freddi i personaggi delle sue composizioni. Le luci meno sciolte e avvolgenti anche se le sue figure, risultano molto intense e decise, in una lucida essenzialità che per molti aspetti lo avvicinano alla sensibilità della pittura moderna..
Ci sono dipinti che da soli meriterebbero un viaggio, come la bellissima “Maddalena penitente” che apre il percorso espositivo, scelta anche come simbolo dell’esposizione. Oppure il grande dipinto “Giobbe deriso dalla moglie” o una magnifica “Natività”.
Forti in una teatralità decisa e “assorta”, come in genere le opere di La Tour, sono molte le scene a più personaggi, illuminate all’interno da una vivida, abbagliante luce che da voce e vita all’intera scena.
Eccezionale, in ogni caso la ricchezza espressiva dei personaggi: silenziosi, come nel caso delle Madonne, delle varie Maddalene penitenti o dei pastori del presepe, dei personaggi assorti nel gioco o concentrati sulla visione di un evento. Intensi specialmente i ritratti dei vecchi, dipinti con ricchezza di particolari oggettistici, come ad esempio, i libri , gli strumenti musicali o la lama di un coltello.
La mostra che propone “L’Europa della luce” affianca ai capolavori di Georges La Tour, dipinti di altri artisti dell’epoca che affrontarono lo stesso genere di pittura sia nella scelta dei personaggi che nel particolare utilizzo della luce.
Un’ utile facilitazione conoscitiva per i visitatori della mostra è dato da un felice allestimento che ha scelto il colore rosso delle pareti come sfondo per i dipinti di La Tour e il colore grigio per le pareti cui sono presentati i dipinti oggetto di studio e di confronto per gli artisti dello stesso periodo.
Un poderoso catalogo edito da Skirà, ricco di saggi e di immagini accompagna la grande mostra.