BOLDINI DE NITTIS ET LES ITALIENS DE PARIS
“ BOLDINI DE NITTIS ET LES ITALIENS DE PARIS “.
CASTELLO DI NOVARA. 4 NOVEMBRE 2023 – 7 APRILE 2024.
A CURA DI ELISABETTA CHIODINI.
CATALOGO METS PERCORSI D’ ARTE.
ORARI : da martedì a domenica ore 10 – 19. Chiuso il lunedì.
E’ ancora la “bella pittura”, la pittura elegante che narra i sogni di bellezza e di felicità di una particolare epoca, ad esprimere i suoi trionfi nelle grandi stanze del Castello Visconteo di Novara, portata dagli ormai celebri Percorsi d’Arte di METS.
Curata da Elisabetta Chiodini, la mostra celebra gli artisti italiani che con le sempre affascinanti opere, riportano all’attenzione del pubblico i grandi nomi che la storia dell’arte annovera: Boldini, De Nittis, Corcos, Mancini, Zandomeneghi.
Un percorso ricco di proposte interessanti che ricostruiscono, attraversi le oltre 90 opere esposte nella continuità di otto sale espositive, una storia d’arte che non smette di suscitare ammirazione
E’ la vita di un tempo che torna nei raffinati colori dei paesaggi, delle scene raffigurate, degli abiti ricercati e spesso sontuosi dei personaggi ritratti in atteggiamenti gioiosamente vivaci, che scandiscono i tempi di un vivere lontano, ormai racchiuso nell’aura del mito.
Si tornano a vedere così i lucenti paesaggi pieni di calda solarità, i folti boschi dei grandiosi parchi in cui si ritrovavano eleganti cavalieri e dame , signore di un tempo felice di momenti lieti. Tornano i volti sorridenti o pensosi di belle fanciulle colte negli aspetti della vita che si svolgeva nelle case, in belle sale di eleganti dimore, nei giardini pieni di fiori, nelle vie parigine. Tornano con il loro perenne fascino i sontuosi ritratti di nobili signore che attraverso la grande arte di famosi pittori, volevano fissare nel tempo lo splendore della propria bellezza.
Il percorso della mostra offre un’ intensa lezione sul divenire dell’arte pittorica proprio attraverso l’abilità dei maestri italiani: “les italiens de Paris”, appunto, fra cui primeggia con indiscussa “magia”, a partire dalle preziosissime pitture delle prime sale espositive, Giovanni Boldini, insuperabile maestro, negli anni successivi, per gli scenografici ritratti femminili; affiancato qui, in un curioso “tète-à- tète”, dall’altrettanto grande pittore Giuseppe De Nittis che, prosciugando con diverso impegno le immagini, portava ad ammirare a sua volta, l’eleganza, la grazia e la raffinatezza della figura femminile.
A Mancini , più attento anche a una diversa realtà sociale del tempo, è associata la presentazione di molti ritratti di giovani donne e giovani dei quali sembra voler far emergere gli aspetti psicologici, come fa il grande pittore Corcos che nei suoi dipinti sottolinea in particolare anche l’aggraziata simpatia e la vivacità.
A Zandomeneghi il pregio di un’ ancor maggiore scioltezza nella scelta cromatica e compositiva con cui affronta i suoi soggetti, spesso con scene tratte dalla quotidianità, sempre più vicino alla direzione nuova verso cui l’arte pittorica si stava muovendo.
Un percorso intenso e gradevole che ha già saputo donare ai numerosissimi visitatori quel senso di serena ammirazione che sempre lascia la gioiosa contemplazione della bellezza.
MARIA TERESA MOLINERIS