Da sempre l’uomo ha attribuito a ciò che lo circonda significati che vanno oltre la semplice oggettività e aggiungono un valore magico ,un’idea evocatrice , una sintesi di qualità astratta, un SIMBOLO, cioè: Tutto può diventare simbolo, la forma di una foglia come il disegno schematico di un attrezzo da lavoro, un numero, un gesto.
Come qualsiasi strumento , i simboli si possono impiegare sia costruttivamente che distruttivamente, dipende da ciascuno di noi.
Come una pietra può sembrare a qualcuno soltanto un ostacolo , ad altri può sembrare un’opportunità di salire più in alto.
E’ l’ambivalenza della realtà.
Ciascun simbolo riflette l’atteggiamento ottimista o pessimista di chi lo considera, comunqeu molti simboli sono divenuti di intendimento inequivocabile per a maggioramnza della gente, anche per popoli diversi e di qualsiasi tempo.
i simboli sono usati dalla mente specialmente quando la via diritta e naturale ci è preclusa, quando una inibizione ci condiziona più o meno inconsciamente. La mente impiega il simbolo automaticamente per imporre a se stessa un tabù, ma anche per aggirarlo.
Tuttavia quando il trucco è rivelato, la tensione sparisce. Cio’ che sembrava un serpente, illuminato completamente può diventare una semplice fune. Giocare con i simboli può dunque contribuire a riallacciare un ponte d’intesa tra le parti separate della nostra mente, dandoci una più realistica e profonda conoscenza di noi stessi.