Dove il tramonto lambisce le pagine della notte si incontrano gli ancestrali suoni dell’infinito.
Dove il Bodhisattva, muto in meditazione, coglie i petali del loto, la fontana sacra scorre oltre la cascata emotiva.
Dove un soffio attraversa un solo seme, cielo e terra pregano il presente.
Tutto scorre nei torrenti cristalli dei nostri sogni, tutto conduce al tempio più segreto, l’unico perfetto tempio, quello del nostro mortale io.
Non voltarti mai più indietro, ora tu sei l’infinito.