Il Grimorio, anche noto come “Libro delle Ombre”, sebbene questo soprannome sia più recente del termine originario, è una specie di “diario” magico in cui annotare le proprie intuizioni perché possano, un giorno, essere d’aiuto ai posteri. Il grimorio non è quindi un semplice diario degli appunti, in cui prendere nota di qualunque pensiero, sogno, ricetta, argomento di interesse, ma una vera e propria raccolta di formule e intuizioni praticabili e utili anche per altre persone. L’origine del termine sembrerebbe riconducibile al francese “gramaire”, la cui radice è la stessa di “grammatica”, a indicare un libro contenente delle istruzioni. Sebbene secondo alcuni autori esso derivi piuttosto dall’antico inglese grimm, che significa crudele, doloroso, selvaggio, che a sua volta avrebbe un’origine protogermanica. Senza contare che in inglese arcaico, come suggerisce il blog wunderkammern, la parola gramayre significa insegnamento mistico.
Al di là delle speculazioni sull’origine del termine, la creazione di un grimorio richiede una personalizzazione, la prima pagina va infatti firmata con il proprio nome “magico”, cui si può risalire attraverso apposite visualizzazioni a meno che non se ne possegga uno. Inoltre il grimorio va scelto con cura, dovrebbe essere un diario speciale, che piace molto al proprietario, meglio ancora se decorato e curato a mano.