Il simbolo maggiore per esprimere la rottura dei livelli e la penetrazione nell’ “altro mondo”, nel mondo soprasensibile (sia esso il mondo dei morti o quello degli dei), è quello del “passaggio difficile”, il filo del rasoio […] La “porta stretta”, il filo del rasoio, il ponte esiguo e pericoloso non esauriscono, del resto, la ricchezza di questo simbolismo […] L’eroe di un racconto iniziatico deve passare nel punto “in cui il giorno e la notte si incontrano”, oppure trovare una porta in un muro che si presenta compatto, o salire al Cielo attraverso un passaggio che si socchiude per un solo istante, passare tra due mole in continuo movimento, tra due massi che si scontrano in continuazione, o ancora tra le fauci di un mostro, ecc. […] Come dice Coomaraswamy, “chi vuole trasportarsi da questo mondo all’altro, o farvi ritorno, lo deve fare nell’intervallo unidimensionale e atemporale che separa delle forze apparenti ma contrarie, attraverso cui si può passare solo in un istante.