Con quest’articolo Voglio chiarire definitivamente che il Libro Massaggio Intuitivo e il metodo sono solo ed esclusivamente di mia proprietà, quindi in Italia e in Europa nessuno può spacciarsi come Massaggiatore Intuitivo e tanto meno offrire il massaggio Intuitivo senza essere AUTORIZZATO da me. Chiunque lo utilizzi senza la mia autorizzazione e riconoscimento è da considerarsi un MALFATTORE. Domenico Basanisi.
Tecniche semplici per il rilassamento correlate da disegni esplicitativi. Utile guida per un approccio al tema del massaggio come mezzo per superare stati di paure che sfuggono alla razionalità.
Questo libro trasporta il lettore in un viaggio con l’anima, usando come riferimento il Cuore e l’Istinto.
Da che cosa nasce e che cos’è un “massaggio Intuitivo”?
Il “massaggio intuitivo” nasce dalla mia esperienza ventennale come Massaggiatore psichico e fisioterapista soprattutto con persone cerebrolese, down e portatori di handicap. E’ una fusione tra ciò che è la conoscenza osteopatica, chiropratica e i meridiani dell’agopuntura cinese. Offre relax psico-fisico e, di conseguenza, una volta che il corpo è rilassato subentrano gli effetti di sollievo e quindi di benessere. E’ andare oltre le proprie conoscenze, ascoltare il paziente di là dalla sua patologia.
Chiaramente è limitato: con questi massaggi non si possono curare patologie gravi.
Perché scrivere un libro su questo argomento?
Per non dimenticare le tecniche, in primo luogo: essendo intuitive nascono al momento e, il più delle volte, si dimenticano; secondariamente perché sentivo il dovere, anzi il piacere, di mantenere vivo l’utilizzo della “psicotematica” che mi era stata insegnata da Bernardino del Boca di Villareggia, il mio maestro.
…psicotematica?
Tematica dell’anima: vuol dire intuizione, andare oltre le censure della mente, focalizzarsi sul momento e “ascoltare”.
Concretamente come avviene?
Una persona che non conosco e di cui non so nulla, si sdraia al mio fianco. La ascolto, tenendole solo la mano, e il suo corpo mi dice esattamente dove si trovano i blocchi ed i motivi che li hanno generati. Agisco quindi con questo massaggio molto dolce nelle zone dove sento che c’è più bisogno. A volte la contrazione può essere localizzata sulla schiena, mentre si percepisce invece che la chiave è sul ginocchio, sui gomiti, sulla zona della clavicola o sulla pianta del piede. Queste aree, opportunamente stimolate, generano un certo relax. Questo tipo di massaggio più è ripetuto più porta ad intuire che cosa deve essere fatto e in quale modo.
Quindi, in questo libro, illustri che cos’è un Massaggio Intuitivo.
Sì, illustro alcune tecniche. Una particolarità del libro è che sono esposte solo procedure viste in sequenza per iniziare la loro memorizzazione ma che fanno parte di un “UNICO” movimento, passaggi graduali che formano un UNICO massaggio per insegnare a non focalizzarsi solo su alcuni luoghi determinati, ma ad agire su più punti.
Attraverso questo libro chiunque può arrivare a fare un massaggio intuitivo?
Pian piano sì. All’inizio le difficoltà consistono esclusivamente nella mancanza di punti di riferimento. Sta all’operatore lasciarsi andare.
Ci vogliono capacità particolari?
Ognuno di noi può fare massaggi, possiede “prana” e può essere un “guaritore”. Il più delle volte noi abbiamo delle enormi censure nel toccare i corpi altrui, ma perché siamo noi ad avere delle difficoltà. Quello che si insegna nei miei corsi è andare oltre queste paure in modo che il massaggio sia “vero”, senza aspettarsi una risposta sessuale, o qualche cosa di brutto, sporco o complicato.
Ma non è effettivamente un po’ complesso entrare nell’intimo di una persona?
Dipende dalle capacità dell’operatore e dall’esperienza. Non basta leggere questo libro per riuscire a fare istantaneamente un massaggio di questo tipo. Si inizia solo a predisporsi poi, con la pratica, con molta umiltà e con gran tranquillità, si percepiscono cose che solitamente non sono colte.
Quando è uscito il libro?
Due settimane fa. Si trova per ora esclusivamente a Biella presso la libreria di Via Losana. Per le feste di Natale, tramite la promozione della casa editrice, sarà messo in vendita in tutte le librerie.
E’ legato ad un momento particolare della tua vita? In pratica, qual è la motivazione che ti ha portato a scriverlo?
La base è che, nelle mie lezioni, non fornivo dispense. Usavo la vecchia tecnica della trasmissione diretta, ma mi rendevo conto che gli allievi solitamente prendevano appunti. Laura Solari, una mia corsista, per ricordarsi meglio gli appunti faceva disegni. Un giorno me li ha mostrati e mi sono accorto che da questo, quasi per scherzo, poteva nascere una specie di dispensa per i corsisti. In seguito ho capito che tenere in memoria tutte le sequenze e i passaggi diventava anche un modo per ricordarli perché, essendo generato dall’intuito, ogni volta il massaggio è nuovo, diverso, non è ripetitivo o codificato. Grazie a Michela Chioso, giornalista, abbiamo organizzato gli appunti in modo da ottenerne un discorso scorrevole. Il tocco finale l’ha dato la casa editrice. Abbiamo usato il modello tipo libro “tibetano” che io amo molto, con qualche modifica, per una sorta di convenienza tecnica ed economica.
Altri progetti?
Il prossimo dovrebbe essere un libro che s’intitolerà “Parliamoci con le mani”, con tecniche di massaggi per i ragazzini down con cui sto lavorando. Sono allievi ricettivi, aperti e sensibili che non possiedono le nostre censure; sono immediati e capiscono istantaneamente. Imparano il massaggio, lo ripetono e lo stilizzano a proprio uso aggiungendo contenuti che fanno parte della loro creatività senza alterare il “seme” iniziale del massaggio. Dopo di questo, ho in progetto un libro per i malati terminali per aiutarli ad andarsene un po’ più serenamente.
Tu hai voluto mantenere la memoria di quello che ti ha trasmesso Bernardino del Boca…
A livello di psicotematica sì: è stato affascinante creare un libro utilizzando le tecniche che lui aveva insegnato a me e ad altre persone. Difficile è spiegarlo a parole, va sperimentato sulla propria pelle. Dopo di lui credo di essere il primo del gruppo ad aver utilizzato la psicotematica per scrivere un libro, ma sono sicuro che ne verranno altri.
Come si applica la psicotematica ad un libro?
Mentre lo scrivi o lo leggi affiorano immagini ed entri in contatto con qualcosa di diverso dalle parole che leggi o che scrivi. Quando non le censuri più con la prima mente, non le giudichi e non le falsifichi più, inizi ad afferrare i messaggi che può dare una persona anche quando è silenziosa. Vedi un piccolo frammento della sua storia, magari una piccola particella di vita che l’ha portata ad essere contratta e sofferente.
Che cosa ti piacerebbe che questo libro generasse?
GIOIA. Desidero solo che la gente ne tragga gioia e che si diverta. Se ci sarà un tornaconto economico andrà, in buona parte, al centro del monastero di Ganden (India del Sud) dove opera anche il mio amico e maestro Lobsang Sherab. La parte rimanente vorrei donarla al Villaggio Verde per mantenere un’antica promessa. A me rimarrà il piacere di aver sperimentato una cosa simpatica che spero, faccia sorridere molta gente. Una soddisfazione mi è data dal fatto che l’UPB abbia accettato l’incognita di un corso così nuovo e penso che sia bello ed importante che 30 persone, dopo esperienze completamente diverse, abbiano avuto il coraggio e l’umiltà di dimenticare quello che conoscevano per iniziare a “sentire”.
Qual è la domanda che più frequentemente ti è posta in merito?
La prima domanda che la gente mi pone è se l’impostazione è cinese o ayurvedica o New Age o medianica, ma devo rispondere che non esiste una scuola d’intuizione, un corso, un centro dove imparare le cose che già esistono dentro di noi. E’ necessario semplicemente un piccolo aiuto che lo ricordi. Si lavora su se stessi, sulla propria mente, sulle paure ancestrali, emotive, psicologiche e religiose che abbiamo dentro e che condizionano il nostro modo di vivere. Ormai la bioenergetica e la psicoterapia hanno ampiamente dimostrato che alcune anomalie, che interagiscono sulla fisicità, spesso sono causate dalla cultura e di conseguenza dalla mente. Questo è solo un massaggio che procura relax e che ti permette d’essere più sereno con te stesso, con gli altri e con quello che fai.
Quindi l’intuizione si può sviluppare…
L’intuizione è già una capacità che possediamo come l’istinto. L’intuizione, però, è censurata e sostituita da modelli standard più sicuri – che comunque non sono fissi ma ci sono stati venduti fin dagli albori dei tempi come tali – che non abbiamo mai sperimentato personalmente. Chi scopre una cosa nuova o fa qualcosa di assolutamente diverso, ha ascoltato l’intuizione. C’è tutto nell’Universo, bisogna solo saper ascoltare. E’ chiaro che, di fronte a patologie specifiche è opportuno rivolgersi a specialisti competenti. Un massaggio non compie un miracolo: non sostituisce il medico, il fisioterapista o lo psicoterapeuta. E’ solo un metodo simpatico, un metodo che ti rilassa, ti fa sorridere; semplicemente un “rifugio nella tempesta”, un momento in cui puoi isolarti da tutto il mondo e auto-rigenerarti senza stampelle e strane ipnosi; non ha alcuna controindicazione. Basta un cuore aperto, la voglia di farlo e un po’ di tempo. Con questo massaggio il tempo si ferma e tutto rallenta. Il tempo, in fondo, è la cosa più preziosa che possediamo e trovarne da dedicare a noi stessi vuol dire trovare il tempo per vivere…