Dopo anni a praticare e meditare sulle vette dell’Himalaya un Sādhaka (un praticante di discipline spirituali) rimase perplesso…
Si guardò attorno e si domandò…:
Ho fatto tutto quello che potevo fare… e adesso?
Non trovando risposta decise di scendere a valle e decise di visitare vari maestri…
Ogni maestro dava a lui delle tecniche di liberazione, alcuni gli diedero delle pratiche estreme, ma lui le conosceva e le aveva provate tutte…
Allora decise di andare da un maestro tantrico, da cui mai avrebbe immaginato che avrebbe potuto aiutarlo donandogli una pratica spirituale che non conosceva, visto che lui seguiva il sentiero del distacco, dell’ascetismo. Quando arrivò da lui lo trovò con la moglie che prendeva il sole e lui che cucinava dei pesci… << dentro di lui scoppiò una indignazione >>
Ma come? Un maestro che cucina? Che blasfemia! Pensava…
Si avvicinò e si inchinò, il maestro lo guardò strano e continuava a cucinare i suoi pesci sulla brace, allora il Sādhaka cominciò…:
Maestro, ho passato anni sulla cima del monte, so meditare, ho raggiunto livelli estatici indicibili, so praticare il tummo, so digiunare per più di un mese, conosco le posizioni di yoga più difficili….
Il maestro cucinava e ascoltava…
Dimmi maestro quale pratica posso fare per diventare ancora più perfetto???
Il maestro nel sul sacro silenzio fece un cenno con la testa, come per dirgli di aver capito… lo guardò e disse…:
Figliolo ti sto per dare la pratica più difficile e segreta del mondo… ma sei sicuro di potercela fare? Di avere la volontà, la costanza di andare avanti fino alla fine?
Il Sadaka felice gli rispose: si maestro niente mi spaventa, mi impegnerò subito e mi perfezionerò…!!!
Il maestro tantrico allora gli disse:
PRENDI MOGLIE, e se trovi la pace entro un anno passa da qui…!
Il Sādhaka rimase sconvolto, non ci aveva mai pensato… e accettò il consiglio.
………Non si fece mai più vedere.