Il sentiero che conduce all’illuminazione è lungo esattamente otto passi:
1) GIUSTA CONOSCENZA. E’ la consapevolezza della non-permanenza di tutti i fenomeni fisici esterni e di tutti i componenti della propria personalità. Le idee cambiano man mano che la
comprensione si sviluppa. Il pregiudizio deve essere eliminato, occorre divenire intelligenti e tolleranti. Le idee ordinarie verranno scosse via come foglie secche, per essere rimpiazzate da idee
superiori.
2) GIUSTI OBBIETTIVI. L’obbiettivo immediato è quello di vivere la verità che si e raggiunta;quello finale è la liberazione dai limiti della personalità e della sofferenza.
3) GIUSTA PAROLA. Sia veritiera,onesta cortese e opportuna.
4) GIUSTA CONDOTTA. Sia pacifica, benevola e volta all’alto.
5) GIUSTI MEZZI DI VITA. Occorre esercitare un’occupazione che non rechi danno ad alcun essere vivente. Questo aita a riconoscere l’unicità della vita al di sotto della diversità delle sue varie forme. Soltanto chi è al di sopra della violenza e capace di retta meditazione.
6) GIUSTO SFORZO. Lo sforzo continuo di controllare pensieri e azioni distruggerà tutto quello che è dannoso. Vincere ignoranza e desiderio significa avanzare lungo il sentiero.
7) GIUSTA ATTENZIONE. L’osservazione acuta della vita e dei pensieri personali, degli atti, le intenzioni e le loro cause. Occorre osservare le funzioni del corpo e della mente,raccogliere le esperienze, coltivare la consapevolezza del presente e meditare sul futuro. Questa abitudine facilità l’analisi e la riflessione necessarie alla meditazione.
8) GIUSTA CONCENTRAZIONE. Pensa ad un oggetto o a un idea per volta, con esclusione di tutti gli altri. Questa pratica serve ad ottenere la conoscenza suprema non per se stessi, ma a beneficio di tutti gli esseri viventi: tutta la vita e infatti interdipendente.