Quando si raggiunge la consapevolezza priva di oggetto non rimane traccia dell’io e dell’altro. Il fiume e le sue rive sono una sola cosa.La goccia di pioggia è entrata nello specchio d’acqua. La fiamma è stata ingoiata dal fuoco. Non si può nemmeno dire che c’è beatitudine, perché si trascende la beatitudine e la non-beatitudine; solo che quando si ritorna da quella condizione è con un ricordo di questa beatitudine che nulla a essa paragonabile esiste sotto l’immenso cielo… L’universo ha perso i suoi terrori. Nel cuore c’è un sentimento di riverenza e tutto – pozzanghere, mensole della cucina, una padella arrugginita, un erba comune irradia bellezza.