Tempo presente e tempo passato sono forse entrambi presenti nel tempo futuro e il tempo futuro è contenuto nel tempo passato. Se tutto il tempo è eternamente presente tutto il tempo è irredimibile. Ciò che avrebbe potuto essere è astrazione che rimane possibilità perpetua solo nel mondo della speculazione. Ciò che avrebbe potuto essere e ciò che è stato mirano a un solo fine che è sempre presente. Al punto fermo del mondo rotante. Non corporeo né incorporeo; non da né verso; al punto fermo la è la danza, ma non arresto né movimento. E non chiamatelo fissità, il luogo dove passato e futuro sono uniti. Non movimento da né verso, non ascesa né declino. Fuorché per il punto, il punto fermo, non ci sarebbe danza e c’è solo la danza. Posso soltanto dire là noi siamo stati: ma non so dire dove. E non so dire per quanto tempo, perché questo è collocarlo nel tempo. L’intima libertà dal desiderio pratico, liberazione da azione e sofferenza, liberazione dall’impulso interno e dall’esterno, anche se li circonda grazia di senso, una luce bianca ferma e in movimento. Tempo passato e tempo futuro consentono solo scarsa consapevolezza. Essere consapevoli è non essere nel tempo. Questa è una via e l’altra è la stessa, non nel movimento ma astensione dal movimento; mentre il mondo muove in desiderio, sulle vie massicciate di tempo passato e di tempo futuro. Desiderio stesso è movimento per se stesso non desiderabile; amore è per se stesso immobile, soltanto causa e fine di movimento senza tempo e senza desiderio fuorché nell’aspetto del tempo condensato in forma di limitazione.