L’unico modo per andare avanti è di estrarre la voce dalla parola, estrarre l’atto dall’intenzione, l’amore dal possesso e il desiderio dal suo oggetto immaginario, perforare il tunnel della mente, perdere una e mille pelli, distruggere il superfluo in una festa di fiamme, lasciare che si consumino i volti parassiti, non essere né questo né l’altro, riunire i due poli in un solo cerchio, cercare lo sguardo che si cela dietro lo sguardo, di occhio in occhio ascendere fino all’ultima coscienza dove tutto ciò che è artificiale, innestato, tatuato, ricopiato se lo porta via il vento in una nuvola di petali.