L’uomo è fermamente convinto di vegliare, ma in realtà è preso in una rete di sonno e di sogno che egli stesso ha tessuto. Più la rete è chiusa, più potente regna il sonno. Quelli che son presi nelle sue maglie sono gli addormentati che camminano attraverso la vita come armenti di bestie condotte al macello, indifferenti e senza pensare. I sognatori vedono attraverso le maglie un mondo chiuso da griglie, non scorgono che ingannevoli aperture, agiscono conseguentemente e non sanno che quei quadri sono soltanto frammenti senza senso di un tutto enorme. Questi sognatori non sono, come tu forse credi, gli uomini di bizzarra fantasia e i poeti; sono quelli che lavorano, i senza-pace del mondo, i tormentati dalla mania di agire. Sembrano brutti scarabei laboriosi che si arrampicano lungo un tubo liscio per entrarvi una volta in alto. Dicono che sono svegli, ma ciò che credono vita in realtà non è che un sogno, determinato in anticipo nei suoi particolari e sottratto all’influenza della loro volontà.