Un tempo gli Dei camminarono tra gli uomini, le Muse bellissime, il giovane Apollo, come te guaritore, ispiratore. Sei simile a loro, cammino come se uno dei Beati mi avesse mandato sulla terra, la tua immagine emigra insieme a me dove paziento e opero in amore,
fino alla morte. Questo seppi, questo ebbi da te.
Fa che si viva! Con te soffro, con te credendo, fedele, lotto per un’età più bella.
Per noi è già viva. E forse in anni venturi, quando il Genio riavrà valore, diranno: “Un tempo quei solitari si crearono, amando, un universo segreto, noto solo agli Dei.
Quelli che curarono solo ciò che muore, accolse la terra. Ma essi vanno più prossimi alla luce,
in alto verso l’Etere. Essi, i fedeli all’amore dell’anima, allo spirito divino, sperando, soffrendo, in silenzio, vinsero il Fato.