Vastità
si svelano tra nebbie sottili che il vento intesse d’istanti passati
Urlano cinghiali e draghi e lupi rispondono al canto del bronzo e dell’oro
Storie d’antico splendore ornate ritornano nei lenti gesti delle mani
Tre siano le botti dove il corpo tuo bagnare
che fervore si spenga nel riposo meritato
Una la salda porta che innanzi a te si apra
che il trono del Samildanach sia tuo
Molte le genti intorno sedute seguano il tuo cammino, per renderlo eterno
Si levino calici e schiuma indori i baffi ampio desco attorno si prepari
Nel fumo il seggio per riposare nel buio e bruciare di possente gioia nel meriggio
Racconta di come tutto ebbe inizio ed i sogni nostri diverranno futuro agire!