logo biella clubI fratelli La Marmora

Carlo Emanuele Ferrero della Marmora

Generale e uomo politico italiano.

Carlo Emanuele nasce a Torino il 29 marzo 1788. a 18 anni (1806) entra con il grado di sottotenente nel 26° Reggimento dei Cacciatori a cavallo con il quale raggiunge a Berlino la Grande Armée nella campagna di Prussia. La carriera militare nell'esercito napoleonico si consolida grazie all'intraprendenza coraggiosa della madre Raffaella che, per assicurare un avvenire ai figli non esita a chiedere un'udienza all'Imperatore, in visita a Torino tra la fine del dicembre 1807 e il gennaio 1808, nella quale ottiene che Carlo, che stava per andare in Polonia, da Postdam venga trasferito nella Guardia Imperiale. Nel 1808, Carlo dall'isola di Nogat sul mar Baltico va a Parigi e da qui viene destinato in Spagna dove riporta una ferita (1810) che lo costringerà ad abbandonare temporaneamente il servizio. A 25 anni (1813) risponde ancora alla chiamata alle armi di Napoleone ed è promosso capitano nel 21° reggimento dei Cacciatori a cavallo il 14 luglio 1813, nello stesso anno partecipa alla campagna di Sassonia e a Dennewitz sopravvive a un nuovo incidente che rischia di essergli fatale, ma il danno alla gamba, già compromessa, è tale che resterà zoppo per il resto della vita. Il fatto che lo zio Tommaso avesse dedicato la vita a testimoniare la fedeltà dei La Marmora a casa Savoia per aver seguito la coppia reale in esilio, favorì il casato dopo la Restaurazione. Infatti Carlo Emanuele viene reintegrato nelle file dell'esercito sabaudo dove percorre tutti i gradi fino a quello di Tenente Generale. Dopo il 1815 è addetto alla Casa di Sua Altezza il principe di Carignano - il futuro re Carlo Alberto - del quale il La Marmora sarà sempre confidente e amico fraterno. Carlo segue il suo re, militando tra i primi scudieri e come aiutante in campo nelle guerre del 1848 e 1849 – a quell'epoca il marchese aveva 60 anni - e sarà al suo fianco nell'esilio dopo l'abdicazione. Successivamente, Vittorio Emanuele II conferma Carlo Emanuele nella carica di Primo Aiutante di Campo e gli conferisce l'Ordine Supremo della Santissima Annunziata. Riceverà inoltre in dono la spada del suo amato sovrano, Carlo Alberto, per i meriti acquisiti in battaglia nel 1849. Tra le curiosità legate a questo dono, la tradizione di casa La Marmora dice che, essendo stati Carlo Emanuele e Carlo Alberto alti quasi due metri, la spada aveva una misura adatta a entrambi. Carlo Emanuele si ammala ai polmoni a 64 anni (1852); muore a Torino dopo due anni di sofferenze nel 1854 e viene sepolto a Biella nella cripta La Marmora nella basilica di San Sebastiano.

Il nome di Carlo Emanuele La Marmora è legato all'attuale corpo dei Corazzieri: infatti questo corpo deriva dal corpo delle Guardie del Corpo del Re. Il marchese La Marmora è stato il primo comandante di questo corpo nell'assetto voluto da Carlo Alberto. Nel 1982 il primo stendardo del Corpo delle Guardie del Re venne donato da Francesco Alberti La Marmora alla Città di Biella che, nell'ottobre dello stesso anno, lo consegnò al presidente della Repubblica Sandro Pertini. Lo stendardo è oggi esposto a Roma al Museo dei Corazzieri nei pressi del Quirinale.

PIETRO AYRES - Bozzetto della figura di Carlo Emanuele La Marmora (1788-1854). cm 44 x 27. Biella, Archivi Alberti La Marmora
ALFONSO BARBAVARA - "Marchese Carlo Ferrero della Marmora", 1854. cm 66 x 58.
Gastaldi - Lit. Doyen, Torino.
Biella, Archivi Alberti La Marmora.

 

I fratelli La Marmora

Palazzo La Marmora (Biella-Piazzo) fu la residenza cittadina dei marchesi Ferrero della Marmora, famiglia che occupa un posto di rilievo nella storia del Risorgimento. L'importantissimo archivio della famiglia è ora custodito in parte presso l'Archivio di Stato di Biella e in parte dal Centro Studi Generazioni e Luoghi Archivi Alberti La Marmora che ha sede a Palazzo La Marmora.

Maggiori informazioni su: www.lamarmora.net

alberto la Marmora Alberto La Marmora
(1789-1863)

Scienziato,
studioso della Sardegna

Senatore del Regno


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Alessandro la Marmora Alessandro La Marmora
(1799-1856)

Creatore del corpo dei bersaglieri

Capo di Stato Maggiore


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Alfonso La Marmora
(1804-1878)

Comandante dell'esercito sardo in Crimea

Presidente del Consiglio


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Carlo Emanuele La Marmora Carlo Emanuele
(1788-1854)

Aiutante di Campo di S.M. Re Carlo Alberto

Principe di Masserano


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La Marmora è un nome noto a molti italiani. Non c'è città che non abbia almeno una via o un monumento dedicato a uno dei personaggi con questo cognome e la storia del Risorgimento che si studia a scuola lo cita molto spesso. Tuttavia si può notare che esso risulta scritto in diversi modi: Ferrero della Marmora, della Marmora , Lamarmora, La Marmora.
La dicitura completa del titolo della famiglia è Marchesi Ferrero della Marmora, dove Ferrero è il cognome e della Marmora indica il predicato, cioè il nome del feudo su cui Gian Enrico Ferrero ricevette nel 1610 il titolo di Marchese per se e i suoi discendenti maschi primogeniti.
Alessandro e Alfonso, i due fratelli divenuti più noti per la molteplicità degli incarichi militari e politici che ebbero, introdussero una variante: fecero cadere il partitivo "della" e usarono solo il nome del luogo scritto sia Lamarmora che La Marmora.


Si ringrazia il Centro Studi Generazioni e Luoghi Archivi Alberti La Marmora per i contributi, www.lamarmora.net

Biellaclub: 30 luglio 2011