Biellaclub

Una proposta per un'escursione sui monti del biellese:
VALLE DELL'ELVO

Colma del Mombarone - Punta Tre Vescovi

Gita del: Settembre 2007
Testo e foto di: Rossi Marcello
Un ringraziamento particolare a: Roberto Favario
  • Luogo di partenza: Colle S. Carlo;
  • Quota di partenza: 882 m slm.;
  • Luogo di arrivo: Colma del Mombarone-Punta Tre Vescovi;
  • Quota di arrivo: max 2347 (Punta Tre Vescovi) m slm.;
  • Dislivello: circa 1343 m;
  • Esposizione: a sud;
  • (con eccezione della prima parte dell’itinerario);
  • Segnavia: B7, oltre la Colma del Mombarone bolli blu/targhette dell’alta via delle Alpi Biellesi;
  • Tempo di percorrenza: 3,30 ore;

Note Storiche

Alla fine dell’800, con precisione l’11 Agosto 1893 tre sacerdoti-alpinisti valdostani (l’abbè Bonin, l’abbè Perruchon e l’abbeè Herry) salirono sul Monte Bianco per celebrarvi la messa. Da quella data iniziò la progressiva consacrazione delle vette delle Alpi per opera della Chiesa. Il 5 Settembre 1896, in corrispondenza dell’ultima seduta generale del XIV Congresso cattolico italiano a Fiesole, venne annunciato un “piano di voto al Cristo Redentore”, su iniziativa di Papa Leone XIII, per rendere omaggio a Gesù Cristo Redentore, consacrandogli 19 monti (quanti i secoli della Redenzione) con altrettanti monumenti, sparsi sul territorio nazionale. Per scegliere le diocesi venne fondata un apposito comitato a Roma, con l’obbiettivo di definire delle vette che fossero ben visibili e di facile accesso.
Per il Piemonte fu scelta, proprio per la sua posizione dominante sulla pianura, la Colma del Mombarone (2372 m). La statua qui eretta è alta diciannove metri e fu la prima dei monumenti del piano ad essere benedetta il 23 Settembre 1900. LA statua fu costruita con i fondi raccolti tra i fedeli di tutto il Piemonte.
Nel 1948 un fulmine distrusse la statua originale, che fu poi ricostruita del 1991 con finanziamenti di differenti enti del biellese. 

Colma del Mombarone (Valle Elvo): statua del Cristo Redentore
figura a: la statua del Cristo Redentore
Colma del Mombarone (Valle Elvo): statua del Cristo Redentore
figura b: dettaglio della statua e della piccola chiesetta alla sua base

Commenti

Percorso che porta sulla cima della montagna simbolo della Valle Elvo (Colma del Mombarone). La via di salita è segnalata in modo eccellente, certe volte anche eccessivo, con segnavia posizionati anche ogni 5-10 metri. Tale frequenza è, però, di grande aiuto in caso di visibilità ridotta (situazione anche frequente vista la posizione sulla pianura della Colma del Mombarone, che favorisce la formazione di condensa nei mesi estivi). Il percorso si snoda per buona parte lungo la semplice e panoramica cresta spartiacque tra la Valle Elvo e la Val Viona (Canavese). Solo oltre la Colma del Mombarone la cresta è leggermente impegnativa, ma mai esposta e pericolosa. In questa descrizione è proposto un percorso differente da seguire per la salita rispetto alla via cosiddetta normale, in modo da rendere più vario il persorso. In particolare il sentiero che dall’Alpe Paglie di sopra porta in cresta si svolge su sentiero, che anche se ben segnalato (strisce rosse) può presentare qualche problema in caso di visibilità ridotta. Consiglio pertanto, a chi non ha esperienza di salita lungo vie poco evidenti, di non seguire la deviazione qui descritta, ma di continuare lungo il sentiero B7 (via normale alla Colma del Mombarone). Viste spettacolari sulla pianura, sulle altre vette del biellese (figura 1), sul Monte Rosa e fino al Gran Cobin e Monte Bianco (Valle d’Aosta).

Punta Tre Vescovi
Su questa cima si incontrano 3 diocesi (Ivrea, Biella e Aosta), 3 province (Torino, Biella e Aosta) e 3 comuni, Graglia (BI), Lillianes (AO) e Settimo Vittone (TO). L'altare è utilizzato con cadenza biennale per il raduno organizzato dalle pro loco dei tre paesi denominato "Tre paesi in quota". Ogni volta si sale da un versante differente, la prima volta nel 2001 da Lillianes, l'ultima nel 2007 da Lillianes. Quest'anno si salirà il 22 agosto da Settimo Vittone. Il punto d'incontro dei territori dei tre comuni è scolpinto in una roccia nei pressi dell'altare. Curioso che il comune di Lillianes sconfini sul versante biellese nei pressi del Colle della Lace, è infatti di proprietà del comune valdostano l'omonimo alpeggio.

Accesso automobilistico

Poco prima di entrare in Biella, si prende a destra (rotonda caratteristica con opera d’arte moderna) entrando nel sottopasso della tangenziale di Biella. Si prosegue fino ad una rotonda ove si svolta a destra, ad una successiva rotonda si svolta a sinistra entrando in Occhieppo inferiore. Seguendo le indicazioni per Occhieppo Superiore (e santuario di Graglia) si svolta a destra al secondo semaforo. Si continua a seguire la via principale che risale la valle Elvo fino a trovare, sulla destra, una stretta strada (indicazioni strada provinciale 15, Tracciolino). Si seguono le indicazioni per il Tracciolino, la strada inizia a salire con alcuni tornanti e si giunge così al santuario di Graglia; si oltrepassa il santuario fino ad arrivare ad un incrocio a T poco oltre un ristorante, qui si svolta a destra, prendendo la strada provinciale (SP15) nota come Tracciolino. Seguendo la via si perviene in poco al Colle S. Carlo (fine della strada asfalta) e si parcheggia l’auto nello spiazzo (fontana).

Descrizione dell’itinerario

Parcheggiata l’auto si prende, in fronte al parcheggio, il sentiero (B7 e pannello indicatore con cartina dei sentieri) e si inizia a risalire il prato a pendenza abbastanza sostenuta. In poco si giunge su una carrareccia, la si attraversa e si continua sul sentiero. Poco oltre si ritorna ad incrociare la strada ove si svolta a destra, seguendo la strada si passano due tornanti e si giunge ad un serbatoio. In corrispondenza del quale dei segnavia posti sul serbatoio invitano ad abbandonare la strada e prendere l’evidente sentiero, che si stacca sulla sinistra della carrareccia, che inizia a risalire a pendenza moderata fino ad uscire dal boschetto (prevalenti betulle). Usciti dal bosco il sentiero tende a piegare a destra, ed con pendenza sostenuta, e conduce sulla cresta spartiacque tra la Valle Elvo ed una valletta secondaria. Giunti sulla cresta (figura 2) il sentiero piega a sinistra, si percorre la cresta spartiacque, a pendenza moderata, fino a quando la pendenza della cresta aumenta decisamente. Qui si abbandona il filo di cresta e si perviene all’alpe Amburnero di sopra (figura 3). In corrispondenza dell’alpe, s’incontra un bivio (deviazione presentata nell’introduzione della descrizione di questo intinerario), per chi intende invece salire lungo la via normale, poco prima della costruzione dell’Alpe il sentiero piega a destra e inizia a salire lungo il prato lungo la linea di massima pendenza, segnavia in corrispondenza del bivio.

Poco prima della prima costruzione dell’Alpe Amburnero di sopra, un segno su un masso c’invita a prendere un sentiero che inverte il senso di marcia, mantenendosi pressoché in piano, fino a giungere in corrispondenza del gruppo di costruzioni che formano l’Alpe Paglie di sopra (figura 4). Giunti all’altezza della prima costruzione una freccia gialla indica l’inizio del sentiero che porterà in cresta, che dapprima sale lungo la linea di massima pendenza, per poi iniziare a guadagnare quota con una serie di tornanti. Il sentiero spesso non è molto evidente, ma la giusta via è sempre ben indicata da una serie di segni rossi posti lungo il sentiero (porre molta attenzione in caso di nebbia). Il sentiero passa poco a valle dell’Alpe le Baracchette (figura 5), si lascia la costruzione sulla destra, continuando a salire fino a raggiungere la cresta a monte del Bric Paglie. Giunti in cresta s’incrocia subito il sentiero proveniente dal Bric Paglie (segnavia B7) sul quale si svolta a destra, iniziando la lunga cavalcata in cresta (figura 6). Dopo un primo tratto a pendenza moderata, il sentiero giunge alla base di un’elevazione posta lungo la cresta, che si supera agevolmente con una lunga serie di tornanti, superata questa prima elevazione il sentiero perde pendenza e prosegue spostandosi sul versante Viona, con belle viste sul lago Pasei o Pascei (figura 7), sulla Val Viona e sulle altre vette del biellese, come ad esempio il Mucrone (figura 8). Si inizia ora a risalire le pendici della Colma del Mombarone, fino a giungere al rifugio del Mombarone (figura 9) (edificio custodito e bivacco incustodito). Si lascia a sinistra il rifugio e si torna a salire prima sul versante Elvo e poi sul versante Viona su sentiero in roccia. In poco tempo si arriva in cima alla Colma del Mombarone ove sorge la Statua del Cristo Redentore, sotto la quale si trova un riparo per i temporali. Alla base della statua del Cristo Redentore, davanti all’entrata della cappella costruita nella base della statua, si trova una cassetta con il libro di vetta. Dalla vetta splendidi panorami sulle alpi biellesi, sul Monte Rosa e fino al Monte Bianco e Gran Combin (Valle d’Aosta) (figure 10, 11, 12). Inizia ora il percorso lungo l’alta via delle Alpi biellesi contraddistinto da bolli blu (figura 13). Lasciata a sinistra la statua del Cristo Rendentore si prende un sentiero che tende ad abbassarsi rispetto alla vetta della Colma del Mombarone (figura 14) , iniziando l’ultima parte del percorso lungo il filo di cresta. Fino alla punta Tre Vescovi il sentiero corre, sul filo di cresta, pressoché in piano, solo l’ultimo tratto è caratterizzato da una pendenza più sostenuta, ed in poco tempo si giunge in vetta, punto finale dell’escursione qui proposta. Sulla Punta Tre Vescovi si trova un caratteristico ometto di pietre che ricorda un altare (figura 15).

Per la discesa si ripercorre a ritroso tutto il percorso dell’andata fino a giungere al bivio ove il sentiero proveniente dall’Alpe Paglie di Sopra si innesta nel sentiero B7. Qui si continua lungo la cresta a bassa pendenza e si perviene così alla vetta del Bric Paglie (figura 16) (bella vista sulla pianura biellese e sulla Serra d’Ivrea), ove si trova un grosso ometto di pietra (circa 2 metri d’altezza). Il sentiero piega decisamente a destra verso la Val Viona dove inizia a scendere a pendenza sostenuta. Di seguito il sentiero torna verso sinistra riportandosi verso la cresta spartiacque tra le valli Elvo e Viona, che scende direttamente dal Bric Paglie.

Tornati in valle Elvo si torna a perdere quota fino a giungere in vista dell’Alpe Amburbero di sopra, a cui si perviene sul sentiero che scende lungo la direttrice di massima pendenza. In corrispondenza dell’alpe si riprende il sentiero fatto in salita, lungo il quale si torna alla macchina. 

Riferimento bibliografici

  1. Cartografia: Istituto Geografico Centrale: IVREA BIELLA BASSA VALLE D’AOSTA, scala 1 : 50000, Torino
  2. Corrado Martiner Testa (2003), ITINERARI ESCURSIONISTICI NEL BIELLESE, 34 camminate per conoscere i dolci pascoli e le dirupate vette della VALLE ELVO, Leone & Griffa, Biella, pp. 145.


Colma del Mombarone (Valle Elvo): Il Mucrone ed il Monte Mars e le salvine
figura 1: il Mucrone ed il Monte Mars, con in primo piano i dolci pascoli della regione Salvine
Colma del Mombarone (Valle Elvo): pascoli e Alpe Amburnero di Sopra
figura 2: la dorsale che si raggiunge poco prima dell’Alpe Amburnero di Sopra
Colma del Mombarone (Valle Elvo): Alpe Amburnero di sopra
figura 3: alpe Amburnero di sopra
Colma del Mombarone (Valle Elvo): Alpe Paglie di sopra
figura 4: alpe Paglie di sopra
Colma del Mombarone (Valle Elvo): Alpe le Baracchettte
figura 5: alpe le Baracchettte
Colma del Mombarone (Valle Elvo): cresta e lago di Viverone
figura 6: vista sulla cresta percorsa, sulla pianura con sullo sfondo il lago di Viverone
Colma del Mombarone (Valle Elvo): lago Pasei o Pascei
figura 7: il lago Pasei o Pascei
Colma del Mombarone (Valle Elvo): Monte Mucrone visto dalla via di salita al Mombarone
figura 8: il versante sud-ovest del Monte Mucrone visto dalla via di salita al Mombarone
Colma del Mombarone (Valle Elvo): rifugio del Mombarone
figura 9: il rifugio del Mombarone con alle spalle ormai ben visibile la statua del Cristo Redentore
Colma del Mombarone (Valle Elvo): Punta tre
Vescovi, Monte Mars, Monte Mucrone, Monte Tovo e, Monte Barone
figura 10: dalla statua del Cristo Redentore vista su: Punta tre Vescovi, Monte Mars, Monte Mucrone, Monte Tovo e, Monte Barone
Colma del Mombarone (Valle Elvo): Monte Rosa
figura 11: il Monte Rosa
Colma del Mombarone (Valle Elvo): Monte Bianco
figura 12: il Monte Bianco
Colma del Mombarone (Valle Elvo): Ometto di pietre con segnavia delle alta via delle Alpi Biellesi
figura 13: ometto di pietre con segnavia delle alta via delle Alpi Biellesi, con sullo sfondo il Mucrone
Colma del Mombarone (Valle Elvo): Vista sulla Colma del Mombarone dalla Punta Tre Vescovi
figura 14: vista sulla Colma del Mombarone dalla Punta Tre Vescovi e la cresta percorsa tra le due vette
Colma del Mombarone (Valle Elvo): Ometto di pietre a forma di altare sulla vetta della Punta Tre Vescovi
figura 15: ometto di pietre a forma di altare sulla vetta della Punta Tre Vescovi
Colma del Mombarone (Valle Elvo): Ormai in vista del Bric Paglie
figura 16: ormai in vista del Bric Paglie con il caratteristico ometto di pietre oltre il quale si estende la pianura del biellese

Le fotografie hanno lo scopo di invitare la gente a visitare i luoghi rappresentati.
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03 ottobre 2009