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TURISMO: LUOGHI DA VISITARE NEL BIELLESE

La Galleria di Rosazza - 1488 mt.

Una strada panoramica collega il Santuario di Oropa al Santuario di San Giovanni

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La galleria fu iniziata nel 1893 ed inaugurata il 17 luglio 1897. E' lunga 367 metri ed è posta ad un'altezza 1488 metri sul livello del mare. I lavori di scavo, fatti interamente a mano su roccia compatta e molto dura, impiegarono su entrambi i versanti squadre di minatori, con turni anche di notte, per quattro anni nei periodi da aprile a novembre, con l'aiuto di numerose donne locali per i servizi e vettovaglie. I minatori alloggiavano nei rifugi costruiti nelle vicinanze, le donne invece ritornavano nelle case di Rosazza, affrontando ogni giorno faticose percorrenze. L'8 settembre 1895 le squadre provenienti dai due blocchi si incontrarono alla quota prevista e in perfetto allineamento. Nel 1896-97 si ampliò la sezione per portarla alla larghezza utile di 4,50 metri e un altezza laterale di 2,25 metri e centrale di 4,50 metri del profilo definitivo. Il 17 luglio 1897 la piattaforma stradale della galleria fu ultimata con la posa sul selciato di 720 metri di lastre di pietra e con la formazione dell'acciottolato e delle cunette laterali; il traffico veicolare da quel giorno poté svolgersi regolarmente.

La strada venne finanziata con propri fondi dal Senatore Federico Rosazza con una spesa di allora lire 507.000 (pari ad alcuni miliardi di oggi) e realizzata negli anni dal 1889 al 1898. In tutti questi anni furono lavorate 2093 giornate e realizzate tutte le opere murarie, lo scavo e il piazzale dopo il Santuario di San Giovanni, l'edicola del riposo (Baracun), la Torretta, l'albergo-ristorante Galleria, i paravalanghe e il sentiero per l'alpe Campello nel versante di San Giovanni; la galleria Rosazza; l'edicola del Belvedere, il Delubro, l'edicola di S. Eusebio e la mulattiera per il lago del Mucrone nel versante del Santuario d'Oropa. Durante i lavori Federico Rosazza trovò forti oppositori, specie negli impresari di San Paolo Cervo, che ritenevano più conveniente un tracciato a quota inferiore, di minor pendenza, scorrente attorno al monte Cucco (l'odierno sentiero "tracciolino", idea ripresa successivamente da Ermenegildo Zegna nel 1960 e non realizzata) e non comportante la costruzione della galleria. Federico preferì l'originario tracciato, confortato in ciò da un "dettato" degli spiriti guida che Giuseppe Maffei, suo collaboratore e progettista delle opere nonchè esperto di occultismo, aveva evocato e che avevano suggerito, oltre alle caratteristiche della strada, anche la convenienza, rispetto alle altre soluzioni, dell'idea primitiva.


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aggiornamento del 04 maggio 2014
fotografie Roberto Gabutti, Marcello Rossi, Roberto Moretto


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