L’uomo che le regalava la Libertà
Ci sono strade della Vita che conducono, inevitabilmente, ad un punto ben preciso nella storia di ogni donna. Ogni sogno, pensiero, errore non è altro che una pulsione verso quell’istante di incredibile equilibrio, quel luogo nell’infinito spazio, fisso, immobile, prima nella memoria, più tardi nei ricordi, proiettato verso l’unico futuro possibile. Un solo probabile raccordo di immense possibilità. Successe come sempre era successo, forse per scelta, forse per caso. La storia si ripeteva, come un errore nello scorrere inesorabile del tempo, come la replica di una pellicola inceppata: mentre lei si allontanava, lui arrivava… Sarebbe bastato un solo secondo, un effimero istante, un lieve alito di vento ed il loro destino sarebbe stato un altro, scelto a caso fra milioni di possibilità. Ma il capriccio di una bizzarra sorte ripeteva sempre la stessa occasione. Ci sono attimi che rimangono impressi indelebilmente nelle profondità più remote dell’anima, come incisioni dolorose nei nostri abissi inesplorati.
Ancora scolpita sul cuore una promessa remota di un sentimento senza fine, oltre l’umano concetto di spazio e della Vita stessa. Ritrovarsi, dopo tanti anni, forse non essersi mai realmente persi. Più stanchi, più calmi, un po’ vinti, ma nuovamente vicini. Gioia, dolore, dolcezza e amarezza, bilancio di vite intense. Struggente tenerezza quei riflessi argentati fra i lunghi capelli, segni lasciati dal tempo implacabile… Una stretta allo stomaco impedisce lacrime amare… La sensazione di aver perso qualcosa di indefinito, di importante, di non vissuto, forse una possibilità… Gli occhi stessi tradiscono la stanchezza, ma ancora racchiudono quella luce. Quanti anni sono stati bruciati e quanta Vita è trascorsa, tanti segni sul corpo e nell’anima… Raccontarsi, dare un po’ di se stessi… Essere tornata a casa… Incontrare la pace dell’anima… Non c’è più motivo di cercare, correre, affannarsi, annaspare. Non esiste altro luogo dove andare… non c’è altro spazio in cui collocare la Vita, se non in quel preciso, immutabile istante…Ed è da questo punto che scaturisce la mia forza ed è dallo stesso centro che, prepotente, riemerge la mia libertà…
Umilio Patrizia