Nelle vicende storiche del Biellese successive all’8 settembre ’43, la valle dell’Elvo diventò in breve tempo uno degli scenari più importanti per aver ospitato gruppi di militari sbandati, nella zona di Graglia e Sordevolo in particolare; per aver subito una delle prime offensive tedesche già alla fine dell’ottobre ’43; per aver visto nascere uno dei distaccamenti storici della Resistenza biellese, il “Nino Bixio”, da cui sarebbero derivate attraverso fasi successive la 75a e la 76a brigata garibaldina; e ancora, per il ruolo di collegamento partigiano tra la Resistenza biellese, canavesana e valdostana; per le vicende di Radio Libertà, che mantenne a lungo la sua sede a Sala Bielle-
se, una comunità che ebbe con la Resistenza un’identificazione pressoché totale; per i numerosi episodi della guerra che si consumarono nel territorio. Suddiviso in due parti, la bassa valle, che comprende i comuni di Camburzano, Mongrando, Occhieppo Inferiore e Occhieppo Superiore, e l’alta valle, con Donato, Graglia, Muzzano, Netro, Pollone, Sala Biellese, Sordevolo e Torrazzo, anche dal punto di vista resistenziale il territorio presenta una fisionomia articolata, di cui l’indagine quantitativa può contribuire ad individuare le tendenze, lasciando agli altri settori della ricerca storica il compito di indagarne le motivazioni più profonde.