La città fu fondata in onore dell’imperatore Augusto, in corrispondenza delle vie del Grande (Mons Jovis o Summus Pœninus) e Piccolo San Bernardo (Columna Jovis o Alpis Graia), in posizione strategica sia per il controllo dei commerci sia per il controllo militare degli accessi alla pianura padana. Dopo la lunga storia romana, la città subì molti stravolgimenti in epoca medievale che portarono alla cannibalizzazione di molti dei monumenti di età romana, utilizzati come fonti per materiali da costruzione. La città fu sede vescovile a partire dal IV secolo prima sotto la diocesi di Vercelli per passare poi sotto l’influenza della chiesa metropolitana di Milano.
Risalenti all’epoca romana sono giunti a noi: il ponte romano costruito sull’originario corso del torrente Buthier, l’arco di Augusto, la porta Pretoria, cioè l’accesso orientale all’antica città romana, il teatro romano elemento tipico delle città romane insieme all’anfietatro di cui oggi sono completamente scomparse le tracce, il criptoportico (il vecchio foro romano, divieto di fotografare) e parti delle antiche mura della città. Di età medievale sono la collegiata dei Santi Pietro e Orso, costituita dalla chiesa collegiata, il meraviglioso chiostro (divieto di fotografare), il priorato e l’imponente campanile romanico. Il complesso è nato su di un’ampia necropoli datata al V secolo, la chiesa attuale è stata edificata, partendo dal complesso paleocristiano, a partire da IX secolo.
Altro spettacolare esempio di arte sacra presente nella città di Aosta è la cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista, la cui storia sprofonda fino all’inizio del cristianesimo in Valle d’Aosta; su una prima struttura paleocristiana a partire dal IX secolo il vescovo Anselmo ha iniziato una prima serie di lavori di ingrandimento che sono proseguiti nei secoli. Infine una visita merita il castello, o torre, di Bramafam, posta all’angolo sud-orientale delle mura romane. Il castello, già in rovina dal XVI secolo, ha una storia complessa, iniziata con una torre presente sulle mura romane, per essere ampliato sotto il dominio della famiglia di Challand seguendone le vicissitudini storiche.
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