Il Mulino di Soprana, ex Mulino Susta, è situato in frazione Molinengo, sulla sponda sinistra del torrente Ostola. Dopo un lungo restauro effettuato dal Comune di Soprana, è diventato una delle cellule degli ecomusei del Biellese.
L'arte della molitura si configura come uno dei momenti più importanti e significativi della civiltà occidentale, anche per i molteplici interessi d'ordine sociale, politico, economico e tecnologico che ha saputo suscitare. In realtà il mulino storico costituisce una tra le massime invenzioni tecnologiche dell'età medievale e moderna, periodo in cui si presenta come una meravigliosa macchina tuttofare se considerata nei suoi vari e differenziati impieghi in cui viene a operare. Innumerevoli sono le testimonianze diffuse per ogni dove da questa macchina produttiva, mostrando chiaramente come il mulino sia stato non solo una rilevante manifestazione architettonica inserita nella scena urbana o rurale, ma anche un vero e proprio operatore di trasformazioni economiche, civili, sociali e territoriali, segnando in qualche modo e per sempre alcuni aspetti della civiltà europea. www.aiams.eu/mulino_storia.php
Il complesso del Mulino Susta si articola in diversi edifici risalenti ad epoche differenti. Nella parte inferiore si distinguono i resti del nucleo originario che comprendeva un edificio di mulini da grano ed uno di pesta da canapa, risalenti con ogni probabilità già alla seconda metà del Cinquecento, e collocati in prossimità del ponte inferiore, lungo mulattiera che collegava Soprana agli altri paesi. Le due lavorazioni utilizzavano la forza motrice della ruota idraulica.
È presumibilmente questo il mulino che viene affittato da Comino Pera con un atto del 1582. Questi edifici nel corso del Seicento vennero concessi in dotazione alla erigenda parrocchia di Soprana, che ne rimase proprietaria fino al 1872, quando furono acquistati all'incanto da Angelo Susta. La realizzazione della nuova strada e del ponte superiore nel 1860-1880 determinò certamente la costruzione dei nuovi edifici più in alto, una costruzione che ripropone, in scala minore, i canoni costruttivi delle fabbriche multipiano di fine ottocento. A sostituzione della ruota, nel 1937 venne installata una turbina, collegata con la riserva d’acqua a monte alimentata da due canali derivati dall’Ostola. Nel 1940 l'attività cessò definitivamente. www.ecomuseodelbiellese.it
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