Il termine presepio deriva dal latino
praesaepe, che significa "greppia", "mangiatoia", parola composta da prae = "innanzi" e saepes = "recinto", ovvero luogo che ha davanti un recinto. Nelle sale laterali e nella cripta della Basilica Superiore è possibile visitare una ricca mostra di presepi provenienti da tutto il mondo, ciascuno con caratteristiche tipiche, sintesi di fede e di arte, dalle austere composizioni in legno agli esotici colori dei presepi peruviani, dalle statue in cristallo di Boemia ai personaggi realizzati con foglie di banana provenienti dall’Africa. L'opera d'arte non è fine a se stessa, deve emozioni e molte volte ha un messaggio evocativo da lasciare a chi la osserva. La rappresentazione artistica continua con l'esposizione di diorami sulla vita di Gesù, episodi tratti dalle Sacre Scritture e dal Vangelo, proponendo in una rappresentazione tridimensionale scene che raffigurano la vita di Cristo, dalla sua annunciazione fino alla sua morte e resurrezione. La diffusione dei diorami ha origine incerta, pur essendo ipotizzabile un primo utilizzo all’interno delle chiese allo scopo di illustrare la vita di Cristo alla popolazione allora analfabeta, integrando i temi narrativi degli affreschi dipinti sulle pareti. Artisti e artigiani attivi nella realizzazione dei presepi si dedicarono verosimilmente, durante i momenti più intensi dell’anno liturgico, anche alla costruzione di grandi diorami, dando vita a scenari nei quali, “mediante effetti di prospettiva e di ombre, si produce l’illusione di una veduta naturale”.
Links:
Santuariodioropa.it -
Reginamundi.info
(archivio di immagini suddivise per tipologia) -
Wikipedia (storia del presepio)