Biellaclub

Fucina Morino, Mongrando

Ecomuseo della Lavorazione del Ferro

La fucina è il luogo dove vengono scaldati fino all'incandescenza pezzi di ferro che vengono successivamente lavorati per percussione sull'incudine o con il maglio. Dalle spade agli attrezzi agricoli, il fabbro è stato il forgiatore di ogni utensile in metallo fino all'avvento delle tecniche industriali. Nel Biellese, la zona tra Netro e Mongrando ha conosciuto uno sviluppo di numerose attività di fucinatura che usavano la forza motrice generata dall'acqua dei ruscelli per muovere le pesanti attrezzature necessarie. La Fucina Morino è situata ai margini dell'abitato di Mongrando, lungo il Rio Tenerello, l'edificio risale alla prima metà dell'Ottocento. All'interno vi è un pavimento in terra battuta perché non era possibile una diversa pavimentazione date le forti vibrazioni che i magli generavano. Oggi è una cellula ecomuseale e vi sono conservati tutti i macchinari e gli attrezzi utilizzati: la forgia, il maglio a testa d'asino, quello "ballerino" di tipo americano e quello verticale ad asse, le mole, i trapani, il tornio, le cinghie di trasmissione collegate alla ruota mossa dall'acqua, il forno, gli stampi, le incudini, le pinze e i martelli. Vastissimo il campionario di prodotti finiti: falci, lime, roncole, tagliafieno, zappe, pale, coltelli... ed anche due else di sciabola di derivazione francese del periodo napoleonico. La storia di questa fucina si fa risalire al 1689 quando l'armaiolo Pietro Bertono, decise di produrre in proprio le armi. Siamo nel periodo in cui il Ducato di Savoia è in guerra con la Francia ed il Piemonte è invaso dalla truppe Francesi. Nel 1849 la fucina passa alla famiglia Morino Craveja e con questo nome sarà conosciuta fino al termine della sua attività, nel 1967. La fucina è una "fabbrica di ferri da taglio in ogni genere" come si legge nella loro pregevole carta intestata del 1882, che riporta anche il motto: "Lavoro Intelligenza Pertinacia". Aggiustavano anche armi da fuoco e durante la seconda guerra mondiale producevano mine anticarro per i partigiani.


Riferimenti: www.ecomuseodelbiellese.it - www.ecomuseo.it - www.benvenutiamongrando.it


biellaclub
14 luglio 2012
fotografie di Moretto-Rossi

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