La Chiesa di San Maurizio è l'edificio diroccato che si vede prima di prendere il "ponte della tangenziale" che porta a Vigliano Biellese, all'angolo con Via Candelo. Il primo documento che fa riferimento ad essa è datato 1197. Le prime descrizioni dell’edificio risalgono al 1600 quando venne trasformato in un piccolo santuario mariano con un’immagine della Madonna delle Grazie. Nei primi decenni del 1700 fu abbandonata: un documento del 1731 la descrive come magazzino per riporre i prodotti della terra. Nel 1834 fu venduta per 500 lire a privati. Una donazione del 1986 la fa diventare patrimonio della Città di Biella.





La chiesa di S. Maurizio

La chiesetta di San Maurizio è citata in documenti della fine del sec. XII, ma le sue origini risalgono a secoli più remoti. Una sua descrizione, contenuta nella Vis. Past. del 1600, la descrive come un piccolo edificio, senza volta, senza pavimento e senza porta, aperta alle persone e agli animali. Negli anni successivi fu restaurata e divenne un piccolo santuario mariano contenete una prodigiosa immagine della Madonna: nel 1646 si parla della Madonna SS. Delle Grazie della chiesa di S. Maurizio e della sua devozione. (A.C.S.S.B.: Libro degli Ordinati del capitolo, 1606-1659, pagg. 400-401).
La presenza dei quadri votivi attorno all’antica immagine della Madonna col Bambino, dipinta su un muro, e la frequente celebrazione di Messe in segno di ringraziamento, avevano trasformato questa chiesa in un centro di devozione. Nel tempo la chiesetta divenne meno importante, nel 1731 in essa si celebrava solo durante la festa di S. Maurizio, mentre durante l’anno veniva usata per riporre attrezzi e prodotti della terra. Da una Vis. Past. del 1744 scopriamo che in quel periodo si rialzarono le pareti della navata per costruirvi la volta, ancora mancante, e si demolì l’altare dedicato a S. Maurizio, lasciando soltanto quello della Madonna.

La decadenza

Ecci come la descrive, nel 1771, il can. Gio Domenico Soto: “Capella di figura oblonga con volta ed un solo altare dedicato a Maria Vergine con sue vetrate, il tutto in buono stato” . In seguito iniziò il definitivo decadimento. Si decise di porla in vendita e nel 1834 la chiesa di S. Maurizio divenne proprietà privata.
Tornata di proprietà del Comune, nel 1986, si sono iniziati i primi lavori di restauro con il rifacimento totale del tetto. Attorno a questa chiesa furono compiuti alcuni sondaggi da parte della Soprintendenza, durante i quali vennero alla luce resti di tegoloni e materiale d’epoca romana, fornendo una possibile indicazione dell’antichità della costruzione e del villaggio che gli sorgeva attorno.

Chi è San Maurizio

San Maurizio era un militare romano, Secondo la storia dei santi, era un generale al comando della leggendaria Legione Tebea, operante nella Mesopotamia e poi trasferita nell'Europa centrale. Dopo essersi rifiutato di uccidere alcuni Vallesi che si erano convertiti al cristianesimo, il santo e la sua legione vengono sottoposti a flagellazione e successivamente decapitati. Maurizio muore con i componenti della sua Legione nel 287 d.C. San Maurizio oggi è il patrono degli Alpini.
Altre info su https://it.wikipedia.org/wiki/San_Maurizio

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Pagina realizzata il 26 maggio 2022, da una ricerca di Giorgio Gulmini
Un particolare grazie all'Ass. Nazionale Alpini di Biella, www.anabiella.it, per la collaborazione

Fonti:
Storia della chiesa biellese – don Delmo Lebole (vol. III, BIELLA, Tip. E Lib. “UNIONE BIELLESE”, 1986)
Biblioteca – Archivio “Antonio Pirini”, A.N.A. sezione di Biella
Archivio diocesano

Fotografie:
ARCHIVIO FOTOGRAFICO: A.N.A. sezione di BIELLA
Delmo Lebole, STORIA DELLA CHIESA BIELLESE, LA PIEVE DI BIELLA, vol. III, BIELLA, Tip. e Lib. “UNIONE BIELLESE”, 1986.
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