La delegazione di Biella del FAI (Fondo Ambiente Italiano), nell'ambito del programma GIORNATA FAI DI PRIMAVERA, ho organizzato una visita guidata al COMPLESSO DI SAN GEROLAMO
II complesso, che comprende la chiesa e il monastero, fu costruito sulla collina denominata 'Monte Bethlem', poi chiamata 'San Gerolamo', nella zona settentrionale della città di Biella presso il torrente Cervo. Fu fondato nel 1512 per volontà del beato Giovanni Gromo, allora parroco di Chiavazza (oggi quartiere del comune di Biella sulla sponda sinistra del Cervo), che voleva creare nel Biellese un cenobio per la nuova congregazione degli Eremitani Gerolamini. L'abbazia fu consacrata nel 1517 e appartenne ai frati Gerolamini fino al 1777. L'anno dopo infatti la congregazione di Biella si riunì a quella di Novara e il complesso divenne, dal 1831, proprietà del Seminario cittadino che lo adattò a residenza estiva dei seminaristi. Nel 1864 fu venduto ai fratelli Giuseppe e Quintino Sella che trasformarono la collina in un parco. La chiesa è, insieme alia basilica di San Sebastiano, un pregevole esempio dell'architettura rinascimentale a Biella. Ispirata agli schemi architettonici di Giovan Battista Alberti, propri dell'area lombarda, ha facciata a due ordini, tripartita da lesene lievemente aggettanti (sporgenti). La sua struttura è a navata unica con sei cappelle laterali di forma rettangolare, ampio presbiterio e abside semicircolare fiancheggiata da due cappelle rettangolari. L'interno, un tempo interamente affrescato, conserva tracce della decorazione originaria: si tratta di grottesche, putti e angeli risalenti all'ambito di Defendente Ferrari. Dal pittore stesso sono invece stati realizzati i dipinti dei dossali- del coro, di notevole pregio artistico. Uno di essi riproduce una delle più antiche vedute di Biella, nella quale si individuano le chiese e i palazzi del Piazzo, la chiesa di Santo Stefano al Piano con il campanile e il Monviso sullo sfondo. In un altro è raffigurato il monastero stesso con la chiesa ben visibile. Il complesso architettonico è completato dal chiostro di forma quadrata a due ordini di porticati, costruito sul piano destro della chiesa, e da una massiccia torre campanaria che si innalza dietro l'abside. Nell' ex scuderia, costruita nel 1880 su antiche fortificazioni, ha sede l'Istituto di fotografia alpina dedicato a Vittorio Sella, grande alpinista ed esploratore, che lì stabilì il suo laboratorio fotografico. Il Museo raccoglie collezioni di sue fotografie, attrezzature fotografiche e alpinistiche e il suo laboratorio di stampa con l'originale ingranditore solare.