Al termine del secondo conflitto mondiale un’insegnante di Chiavazza è accusata di collaborazionismo. Dall’accorata e puntuale memoria difensiva emergono frammenti di realtà quotidiana in tempo di guerra
[...] All’interno del parco della Malpenga c’era una costruzione che prima della guerra aveva ospitato una colonia estiva fascista. Giovanni Marciandi [figlio della maestra] e altri suoi amici pensarono di utilizzare gli ampi terrazzi della colonia per organizzare una festa da ballo. La voce si sparse e quel giorno si trovarono un’ottantina fra ragazzi e ragazze, ma qualcuno aveva avvertito i fascisti. Arrivarono con i camion e circondarono l’edificio. Molti riuscirono a scappare, qualcuno si rifugiò nel vicino cimitero di Ronco e vi passò la notte. I militi presero le fisarmoniche, le chitarre e il giradischi e li buttarono dal terrazzo superiore, facendoli a pezzi. Giovanni non poté scappare perché doveva recuperare la sua bicicletta. I ragazzi arrestati furono portati alla Pietro Micca, le ragazze da un’altra parte. A queste ultime si minacciò di farle sfilare per via Umberto [oggi via Italia] con al collo un cartello con la scritta “Queste sono le ballerine della Malpenga”, [...] leggi tutto
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Biellaclub 11 aprile 2015 - Testi e immagini forniti da RIVISTA BIELLESE.
Un ringraziamento particolare a Mauro Lampo e all'autore dell'articolo proposto, Sergio Marucchi.