L’inizio, l’attività di mezzo secolo e la decadenza di un’industria alle Officine di Sordevolo
Da qualche mese i macchinari residui delle Officine di Sordevolo sono in demolizione. La nota fabbrica metalmeccanica, costruita tra il 1925 e il 1927 in un estremo lembo del territorio del Comune di Occhieppo Superiore sulla strada per Graglia, rimbomba dei colpi di mazza e dei vari congegni distruttivi. Fino agli anni Settanta la quota maggiore della produzione riguardava il settore dei ricambi per automobili, autocarri, trattori, materiali ferroviari. Tra il 1972 e gli anni ’80 la proprietà era passata a una ditta torinese specializzata in ricambi d’auto; sicché, dopo un ulteriore cambiamento, le Officine avevano subito una definitiva ristrutturazione, sino a concludere del tutto l’attività: un declino lento e irrevocabile, per lo più dovuto alla mancanza di leadership e di innovazione.
[...] Le nuove Officine, inserite in un buon sistema viario, erano isolate dall’abitato, contavano sulla fornitura dell’acqua industriale della roggia comunale di Sordevolo, beneficiavano di un territorio con attività meccaniche diffuse: dalle Officine di Netro all’artigianato del ferro di Mongrando; il che favoriva una certa provvista di manodopera locale. Un qualche qualificato apporto si ebbe anche dalla Fiat e dalla Olivetti, con il “ritorno a casa” da Torino e da Ivrea di operai della Valle dell’Elvo...
3 ottobre 2009 - Testi e immagini forniti da RIVISTA BIELLESE.
Un ringraziamento particolare a Mauro Lampo e all'autore dell'articolo proposto, Marco Neiretti.