Escursione dispensatrice di ottimi panorami a partire dal colle della Mologna Grande ma è lunga ed abbastanza faticosa visto il consistente dislivello da coprire. Attenzione solo ad alcuni passaggi su semplici roccette lungo la cresta che dal Colle della Mologna Grande porta alla punta Tre Vescovi. Lungo il percorso si transita anche dal rifugio Rivetti.
Risalita tutta la Valle del Cervo, lungo la strada provinciale SP100, appena entrati in Piedicavallo si prende a sinistra la strada che si abbassa rispetto al paese, fino ad arrivare al parcheggio posto in corrispondenza del parco delle Lovere dove si può lasciare la macchina.
Lasciata l’auto al parcheggio del parco della Lovere si prende a piedi
la strada che sale verso il paese e si perviene all’incrocio con la
strada che giunge dal centro dell’abitato di Piedicavallo, si lascia a
sinistra la via ove inizia il percorso per il Colle della Vecchia e si
prende la stretta via pedonale che sale diritta davanti a noi
(indicazioni E60). Si passa tra le case di Piedicavallo seguendo le
indicazioni, si passa su un piccolo ponte in ferro dopo il quale il
sentiero piega a sinistra entrando nel bosco. Si inizia così a risalire
il vallone della Mologna lungo la traccia della mulattiera sempre ben
lastricata ed estremamente evidente (figura 1). Si giunge in poco tempo
ad una piccola cappelletta votiva con la statua della Madonna Nera e si
oltrepassa il sentiero che giunge da sinistra e collega la via per il
colle della Mologna Grande con la mulattiera per il colle della
Vecchia, che passa più a valle.
Si perviene al piccolo agglomerato di case dell’alpe Montè (figura 2)
che si supera passando in mezzo alle case. Si continua a salire sempre
a bassa pendenza guadagnando quota con una serie di tornanti fino a
giungere in vista della costruzione dell’ex rifugio Olympia (figura 3),
che si lascia sulla destra. Con un leggero strappo si arriva
all’altezza dell’alpe Anval superiore ove è posto un bivio, a sinistra
si stacca il sentiero E63 che porta al colle della Mologna piccola
mentre il sentiero per il Colle della Mologna grande (E60) (indicazioni
per rifugio Rivetti) prosegue diritto. Da questo punto si hanno
splendide viste sul vallone della Mologna e sul monte Tovo
(figura 4). Oltre
l’Alpe Anval superiore la mulattiera si restringe a diventare un
sentiero ma sempre ben evidente, la pendenza tende ad aumentare e con
alcuni strappi si oltrepassano i ruderi dell’alpe Lavazey. Compare alla
vista la costruzione del rifugio Rivetti (figura 5) al quale si arriva
dopo un ultimo tratto un po’ ripido.
Giunti al rifugio si piega a sinistra, si oltrepassa la piazzola
d’atterraggio per gli elicotteri e si inizia a risalire lungo il
sentiero, ben segnalato da bolli rossi ed ometti di pietre, che porta
al colle della Mologna Grande. Si passa a fianco della cosiddetta
parete della Madonnina, parete ove è stata ricavata una cappella,
eretta nel 1946 (figura 6) e si prosegue la salita verso il colle.
Giunti al colle (figura 7) si aprono splendide visioni sulla parete
nord dei Gemelli di Mologna (figura 8) e sulla Valle di Gressoney. Si
prende a destra il sentiero che sul versante aostano inizia a salire
verso la punta Tre Vescovi (segnalato dai bolli blu delle alte vie
delle alpi biellesi). Poco oltre il sentiero si porta sul filo di
cresta (attenzione a qualche passaggio su roccette), per poi spostarsi
leggermente sul versante Cervo e poi di nuovo sul filo di cresta. Si
perviene così alla vetta della punta Tre Vescovi ove sorge un piccolo
ometto recante il nome della vetta e la quota (figura 9). Dalla cima
splendide visioni su tutte le principali vette del biellese (figura 10,
11), sui laghi di Val Sorba (Valsesia) (figura 12) e fino alle Grand
Jourasse (ben visibile la parete SE) se la copertura nuvolosa, tipico
elemento delle alpi biellesi, lo consente.