Antica mulattiera che collegava Montesinaro (Piedicavallo) con Rassa (Valsesia).
Percorso facile e poco faticoso che coincide, per la maggior parte, con la via (normale) per la salita alla cima di Bò (cima più alta della alle Cervo). Il percorso è gradevole offrendo bei panorami, anche se limitati.
Risalita tutta la Valle del Cervo, lungo la strada provinciale 100, appena entrati in Piedicavallo (km 18 da Biella), si prende a destra la strada, che invertendo la direzione di marcia, in poco porta a Montesinaro (frazione di Piedicavallo). A Montesinaro si parcheggia la macchina nel parcheggio del cimitero od in prossimità dello stesso (numero posti del parcheggio limitati).
Dopo aver lasciato la macchina si continua a salire lungo la via asfaltata fino al termine della stessa (sbarra che impedisce il traffico automobilistico sulla strada sterrata), da qui si prende a sinistra un sentiero che riporta verso il paese (figura 1) e si entra nella parte alta di Montesinaro. Appena entrati si prende a destra (segnavia in rosso sul muro di una casa, recante la scritta Bò, figura 2) e si sale lungo la via del paese, ripida, fino ad incrociare una strada pedonale sulla quale si svolta a destra. Seguendo la strada, che appena fuori dell’abitato diventa un sentiero, si lascia il paese entrando subito in un bosco (prevalentemente faggi), ove la mulattiera inizia a salire a pendenza moderata raggiungendo dopo poco tempi alcuni piccoli insediamenti: Ca du Rat (figura 3), Pianlino (figura 4) e Pianazza (figura 5). (In corrispondenza della sbarra ove termina l’asfalto è anche possibile prendere un sentiero che risale abbastanza ripido il prato collegandosi con il sentiero proveniente dal paese, appena prima dell’inizio del bosco). Entrati nel bosco la mulattiera continua, a bassa pendenza, fino a sbucare in corrispondenza dell’alpe Le Piane (figure 6 e 7), oltre la quale rimanendo sempre ben visibile fino al colle (figura 8), sale con alcuni tornanti fino a lasciare sulla destra la diramazione per l’alpe della Piana degli Agnelli (figura 9). Superato il bivio, la pendenza della via aumenta e si supera, con strette svolte, una piccola scarpata rocciosa, sbucando all’altezza dell’alpe Finestre (figura 10), in corrispondenza della quale si stacca il sentiero per il colle della Ronda (segnavia (E73) (figura 11). Lasciato a sinistra il sentiero per il colle della Ronda, si prosegue lungo la ben evidente mulattiera incontrando un altro bivio (figura 12) dal quale si stacca, a destra, il sentiero E74 che porta alla cima di Bò. Si prosegue diagonalmente a sinistra lungo la mulattiera (segnavia E70) a pendenza moderata, ed in poco tempo si giunge al colle del Croso (1940 m). Dal colle (figura 13) bella vista sullo spartiacque tra la valle del Cervo e valle Oropa, con vista sul monte Tovo (figura 14), oltre il sentiero inizia a scendere verso la Valsesia, con possibilità di scendere fino ai laghi posti sulle pendici valsesiane della Punta Tre Vescovi.