stemma Zubiena
Stemma: partito, al 1° fasciato di oro e di rosso, di dieci pezzi; al 2° d'azzurro alla fascia in divisa d'oro, accompagnata in capo da tre bisanti dello stesso disposti 1,2 e in punta dal monte all'italiana di tre colli (2 e 1) sempre dello stesso.
Zubiena
Piazza del Comune


IL TERRITORIO
Il Comune di Zubiena si stende dai depositi diluviali della Bessa ai cordoni morenici esterni della Serra, della prima glaciazione. Attraversato dalla Statale per Ivrea, collegato con la direttrice per Sala-Torrazzo, Zubiena offre uno scorcio del suo territorio che trova nelle frazioni di Riviera, Vermogno, Parogno e Belvedere tanti distinti angoli meno conosciuti quanto ricchi di singolarità propria. Provenendo da Mongrando, la diramazione Riviera-Vermogno, porta lungo le caratteristiche sassaie della Bessa a Cerrione, oppure attraverso altra deviazione, alla frazione S. Sudario di Magnano. Il torrente Olobbia, affluente di destra dell' Elvo, proveniente da Sala e Mongrando, lo attraversa con il suo corso medio e raccoglie, a destra, le acque del rio Prajasse, del rio Parogno, del rio Valle Sorda.


NOTIZIE STORICHE
Etimologia: incerta, deriva dall'aggettivo latino joviana, dal nome di persona Jovius, oppure potrebbe risalire a un sostrato celtico, da una radice zu, che indica una posizione elevata dal suolo.

Zubiena fece parte della regione occupata dagli antichi ictumuli; i quali, già da tempo degli imperatori romani, costituivano una specie di repubblica. Nella Bessa (detta così da S. Besso, martire della legione Tebea, del cui titolo ivi si fondò da Rainero Avogadro vescovo di Vercelli un'abbazia circa l'anno 1800), si trovarono miniere d'oro, che vennero scavate per secoli; ancora nel medio evo. Nel 1434 il Duca Amedeo di Savoia assegnò agli Avogadro le terre di Zubiena, Cerrione, Mongiovetto, Donato, Ponderano, Quaregna, Valdengo e Villa. Zubiena fu poi infeudata con titolo comitale a favore dei Gattinara, patrizi vercellesi consignori di Cerrione. Alla fine del XVIII sec. divenne comune indipendente.


UOMINI INSIGNI

DE MARCHI GAETANO. Nacque a Zubiena nel 1792. Si laureò in giurisprudenza.
QUAGLINO ANTONIO, nato a Riviera di Zubiena il 13 ottobre 1817; medico chirurgo di grande valore, ordinario alla cattedra di oculistica della R. Università di Pavia e autore (1859) del primo atlante italiano di oftalmologia uno dei primi e il più importante d' Europa. Per primo adottò la sclerotomia contro il glaucoma e curò con il nitrato d'argento la congiuntivite purulenta.


CHIESE

Chiesa Parrocchiale dedicata a S. Nicolao. Venne eretta nel 1756 in stile juvarresco. L'interno fu interamente dipinto dai pittori Pietro Bergonzoli e Giuseppe Zanini nel 1830; il coro però fu ridipinto nel 1910 da Giovanni Stura mentre il resto della Chiesa è opera di Eugenio Gaia (1908-1909). Di notevole valore sono l'altar maggiore con balaustra, in pregiati marmi policromi, nonché il sedile ed il leggìo in legno finemente intagliato da Niccolò Tagli (1686). L'imponente campanile, che sorge vicino alla chiesa, è del XIX sec.

Oratorio dei S.S. Nereo, Achilleo e Pancrazio. Eretto nel cantone Parogno, questa graziosa costruzione, ad una sola navata, con altare in massoneria, esisteva già nel XVI sec. ed è quindi l'oratorio più antico di Zubiena.

Chiesa Parrocchiale di Riviera (Blatino). Dedicata a S. Cassiano: è una delle rettorie più antiche della pieve di Biella (XIX sec.). Ricostruita interamente nel XVII sec la chiesa subì successivamente diversi ampliamenti. Attualmente è ad unica navata con due cappelle laterali dedicate ai S.S. Grato e Rocco ed alla Madonna. Interessanti sono: l'altare maggiore con icona dipinta dal Ciardi nel 1896; la balaustra in marmo acquistata ad Ivrea nel 1827.


PALAZZO DE MARCHI, tipica costruzione settecentesca, ricca di affreschi dell'epoca.



Tra le numerose fontane naturali che sgorgano nel territorio di Zubiena, la fontana solforosa di Vermogno – ai limiti della Bessa – è senza dubbio la più nota in tutto il Biellese. La torretta della fontana è stata edificata nel 1872 in riva al torrente Olobbia; la fonte eroga 5o litri d'acqua al minuto alla temperatura di 12 gradi. L'acqua della fontana solforosa, dal tipico odore non proprio piacevole, è conosciuta fin dai tempi antichi per le sue virtù terapeutiche.

www.biellaclub.it/Fontana-Solforosa/


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971.
- COMUNI DELLA PROVINCIA DI BIELLA, vol. III, collana a cura del Consiglio Regionale del Piemonte, NEROSUBIANCO, aprile 2005.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella, Stampa – Urbana, Vaprio d'Adda, MI, 1994.
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