stemma Salussola
Stemma: d'argento, alla croce di rosso, accompagnato dalla stessa di sette raggi, d'azzurro, posta al canton destro del campo.
Salussola
Chiesa B.V. Assunta

IL TERRITORIO
Salussola è uno dei pochi Comuni del Biellese che abbia il territorio configurato in due distinte conformazioni: collinare e di pianura. La zona a monte che dirada verso le propaggini della Bessa, verso Zimone, Cerrione, è nettamente diversa dalla zona della piana ove le frazioni di Vigellio e di Arro hanno un'impronta agreste estensiva. La Statale per Santhià ed il torrente Elvo formano come un confine tra le due zone e la parte a sud scende verso la piana con dolce declivio. La rete stradale collega il centro urbano con le frazioni ed oltre; meritevole di cenno l'attraverso della parte gerbida verso Santhià sulla direttrice del Brianco e l'arteria che si collega a Massazza. Sulla più avanzata zona collinare, sorge il centro (Monte). Circondato da collinette e poggi, esiste nel territorio l'antico BRIGANTUM,, detto monte dei banditi. Si denominò poi Briang (Brianco) dal celtico Brian, che vuol dire colle; oppure Briga, eguale a Ponte, per il vetusto ponte sull' Elvo che collegava l'abitato con Arro. Antiche iscrizioni romane scopertesi in Salussola fecero credere che ivi esistesse unbosco sacro. Di certo si sa che esisteva sopra Arro il villaggio PULIACUM, scomparso. Il principale corso d'acqua è il torrente Elvo, che scorre ai margini delle colline moreniche e da Salussola prende decisamente la via della pianura, per sfociare poi nel Cervo a Collobiano. Numerose le rogge nella pianura di Arro e Vigellio: roggia della Madama, roggia Garonna, roggia Massa di Serravalle, roggia Odda, roggia della Madonna, roggia il Fontanone, roggia Marchesa. La pianura a destra è irrigata dal Navilotto di S. Damiano.


NOTIZIE STORICHE
Etimologia: documentato come Saluzola e Saluxola, potrebbe essere un doppio diminutivo e derivare dal latino salix, -icis, salice. Altri descrivono che il toponimo deriverebbe dal diminutivo longobardo di sala, con le varianti salucula, salutiolam, salussula, ad indicare la presenza di una piccola curtes padronale longobarda del VII secolo circa, in sostituzione di antichi insediamenti victimuli nel basso biellese, e sulla quale si formò via via il borgo.

Salussola in un diploma dell'imperatore Ottone del 999 è detta Saluciola. Dipendeva dai vescovi di Vercelli ai quali la confermarono l'imperatore Federico I nel 1152 e Arrigo IV nel 1191, era retta dai signori proprii che denominavansi di Salussola; fra i quali e il Comune di Vercelli scoppiò una grave contesa per l'uso delle miniere d'oro e d'argento scoperte a Salussola, vinta dai Vercellesi per mezzo di diplomi imperiali emanati a favore della loro chiesa. Ebbe inoltre particolari statuti e privilegi , concessi dal 1376 al 1582. Salussola fu poi eretta in marchesato e compresa nell'appannaggio della casa Savoia Carignano. Nei secoli successivi la vita di Salussola si dissolve nelle comuni vicende della storia biellese e non presenta episodi di peculiare interesse. E' solo durante la Seconda Guerra Mondiale che acquista una risonanza dovuta ad un pauroso eccidio. L'eccidio di Salussola, consumato durante la guerra di liberazione, è fra i più impressionanti di quel periodo nel Biellese; il 9 marzo 1945, 21 partigiani sorpresi in un cascinale nei pressi di Tronzano Vercellese, mentre ritornavano da un ciclo di azioni nella zona del Monferrato, vennero portati a Salussola dai Nazifascisti e torturati barbaramente. Morirono in venti; uno solo riuscì a fuggire e porsi in salvo dopo diverse peripezie.


UOMINI ILLUSTRI

BEATO PIETRO LEVITA, nato verso la metà del secolo sesto, dalla nobilissima famiglia dei Bolgari, signori del Castello di Salussola, nel cantone Casazza (così vuole la tradizione). Compì gli studi a Roma, ove strinse amicizia e intimità con quel Gregorio Anicio che nato nel 540, pretore nel 572, benedettino nel 575, cardinale nel 580, fu dal 590 al 605 Papa col nome di Gregorio I, grande pontefice, così da passar nella storia quale San Gregorio Magno Dottore della Chiesa. Pietro Bolgari compiuti gli studi letterari, filosofici e teologici, fu ordinato prete; verso il 590 Papa Pelagio II lo nominò Cardinale dell'ordine dei suddiaconi.


LE CHIESE

Chiesa parrocchiale dedicata a S. Maria Assunta (Salussola Monte). Sorta come pieve nel XII secolo, grazie alla sua posizione (nel borgo fortificato) la chiesa riuscì a superare il periodo delle guerre del XIV secolo durante le quali furono distrutte le pievi di Puliaco e di S. Secondo Vittimulo. Attualmente nonostante i rifacimenti del XVI-XVII sec., la chiesa conserva intatta la struttura romanico-gotica. L'interno, a tre navate, è ricco di opere pregevoli: il pulpito settecentesco in legno con decorazioni del XVIII sec. scolpito da C.F. Auregio; la cassa del battistero opera di Carlo Deba (1682); l'icona settecentesca dell'altare maggiore raffigurante l'Assunzione del XVI sec. ; una Pietà del XVI sec.

Monastero di San Pietro Levita. Edificato nel X sec. in onore di Pietro Levita segretario di S: Gregorio Magno. La chiesa, oggi profanata, subì lungo i secoli numerosi rifacimenti conservando della primitiva costruzione solo qualche pezzo di muro.

Cella di Puliaco (vicino a Vigellio). Attualmente ridotta in macerie, questa piccola pieve dedicata a S. Pellegrino, fu eretta nel X secolo con campanile del XII secolo. La chiesa plebana era del XII sec.; durante le lotte tra Guelfi e Ghibellini e più precisamente nella guerra di Salussola del 1312, questo centro venne quasi completamente distrutto.

Pieve di S. Secondo e Vittimulo Una delle più antiche pievi del Biellese. Sorgeva nel pago dei Vittimuli, nelle vicinanze della “via Francisca”, strada romana che univa Vercelli con Ivrea ed Aosta ed oltrepassava le Alpi. La decadenza della chiesa iniziò nel XIV sec. quando la popolazione locale, a causa delle continue guerre e delle scorrerie di Facino Cane (inizio XV sec.) si spostò alle pendici della collina.


IL CASTELLO FORTIFICATO

Benché comunemente chiamato castello, è una rocca fortificata , una fortificazione militare. Era la roccaforte di una guarnigione di soldati con alloggi, e torri di avvistamento e difesa, a cui faceva da scudo la cortina della cinta muraria che racchiudeva il borgo, e le bastie sparse sul territorio e prevalentemente sui confini comunali. La fortificazione sorge su un colle, dominante a sud ovest il borgo di Salussola, e secondo alcuni è stato edificato sulle rovine del “Castrum Caesaerum”.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971
- Guido Garlanda, IL BIELLESE di 150 anni fa e nei secoli, Sandro Maria Rosso Editore e Stampatore in Biella, 1975.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci , Biella, Stampa-Urbana, Vaprio d'Adda – MI, 1994.
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