stemma Masserano
Stemma di rosso al destrochiero d'argento,impugnante in palo una scimitarra dello stesso.
Masserano
Palazzo dei Principi

IL TERRITORIO
Circa venti sono le frazioni che compongono il comune; esse sorgono sulle ultime propaggini delle colline scendenti dal Mortigliengo e da Curino. Queste colline, fertili di vigne e di frutteti, sono comprese tra il torrente Osterla e a sud ovest e il torrente Bisignana ad est; da nord a sud sono divise dalla valle entro cui scorre il torrente Ostola.. Dal dosso assolato della collina il paese si estende quindi verso nord, sulla direttrice di Casapinta.


NOTIZIE STORICHE

Etimologia: deriva dal nome latino o celtico Messorius.

Il più antico documento in cui è menzionato Masserano risale al 1011; con tale documento il paese passava, per decreto imperiale, alla chiesa di Vercelli. Durante il Medioevo, il castello di Masserano posto in posizione strategica assai importante, fu al centro di aspri dissidi fra la chiesa vercellese ed il Comune di Vercelli. Occupato una prima volta nel 1230 dal Comune,restituito dieci anni dopo alla chiesa, nel 1252 i guelfi Avogadro vi sconfissero le milizie del Comune posero d'assedio Vercelli ma furono sconfitti nel 1253. Nel 1252 in seguito a continue lotte fu diviso tra Chiesa e Comune di Vercelli. In seguito alla rivoluzione di Biella contro il vescovo Giovanni Fieschi, questi si rifugiò a Masserano e, nel 1370, cedette il feudo al fratello Nicolò. Nel 1420 i Fieschi riuscirono ad impossessarsi di tutto il feudo. Nel 1506 il feudo di Masserano venne elevato a contea, in favore di Annibale Fieschi, la quale passò a Francesco Filiberto Ferrero Fieschi nel 1615, che permise l'ingresso delle truppe spagnole irritando Casa Savoia le cui truppe distrussero i castelli di Masserano e Crevacuore. Nel 1624, il Castello di Masserano, da poco ricostruito ed in mano al principe F.F. Fieschi, venne assalito dalla popolazione locale, ed interamente distrutto, mentre il figlio primogenito del principe veniva ucciso. In seguito a queste azioni delittuose, il Papa Urbano VIII sospese il feudo che venne dato nel 1632 a Paolo Besso che ricostruì il castello. La popolazione insorse nuovamente contro le angherie di Carlo Besso, che fu costretto a rifugiarsi nel castello di Gaglianico. Durante il sec. XVIII, tutto il principato di Masserano passò nelle mani dei Savoia.


MONUMENTI E CHIESE

Portici.
I bassi portici medievali fiancheggiano la stretta strada del Centro in essi si possono notare: un cavallo al galoppo con cavaliere scolpiti sul capitello di un pilastro; un piccolo affresco settecentesco; una pietra scolpita ed infissa nel muro, raffigurante una non chiara figura.

Palazzo Lamarmora.
Attualmente sede del Municipio, il palazzo fu edificato nella prima metà del XVII sec. dai principi Ferrero Fieschi e venduto poi al Comune, nel XIX sec. dai Ferrero della Marmora. Le sale interne sono ricche di decorazioni in marmo pregevole, di artistici soffitti e cassettoni, di stucchi ed affreschi. Le pitture più belle sono quelle di Tanzo di Varallo che ornano la sala più grande del palazzo, forse la sala del trono. Sul soffitto sono rappresentate nove scene mitologiche; fra le lesene sono rappresentati i segni dello zodiaco ( da qui il nome “Sala dello Zodiaco). Nell'archivio comunale sono conservati i conii delle monete ed i diversi utensili della zecca dei Principi Ferrero Fieschi.

Resti della Rocca.
Edificata dai principi suddetti. (nella parte posteriore del Palazzo Lamarmora).

“Il Belvedere”.
Viene detto “Il Belvedere” la villa della mensa Arcivescovile, situata poco oltre la chiesa parrocchiale.

Chiesa parrocchiale.
Dedicata all'Annunziata, fu edificata nel 1485, in stile tardo gotico. Nell'interno si trovano: una tavola della scuola di Gaudenzio Ferrari, una tavola raffigurante la Madonna con Bambino e due Santi attribuita alla scuola del Lanino, una cinquecentesca Madonna del Rosario, una Madonna di origine bizantina scolpita in legno nero.

Chiesa di San Teonesto.
Interessante costruzione medioevale, fu l'antica parrocchia del paese fino al 1507. Vicino alla chiesa si erge il romanico campanile e, annesso alla chiesa stessa, il cinquecentesco convento di San Teonesto. (15)


PERSONAGGI ILLUSTRI

MERCANDETTI GENERALI PIETRO, noto come PIETRO GENERALI. Compositotre. Nato nell'anno 1783, visse lungo tempo a Roma al tempo dei grandi: Paisiello, Rossini, Bellini, Donizetti, rivelando, con la copiosa produzione di opere teatrali e musiche sacre, fecondissima vena e consumata perizia. Esordì a 17 anni con gli AMANTI RIDICOLI; raccolse nei teatri di Roma i migliori applausi; andò a dirigere l'orchestra del teatro di Barcellona; ed infine si trasferì al S. Gaudenzio di Novara, ove morì nell'anno 1832.
PRUDENZA ANTONIO, tenore verdiano. Tra marzo e giugno del 1867 è scritturato dal Teatro Principal di Valencia. L'anno successivo è uno dei protagonisti dell'inaugurazione del Teatro Verdi di Busseto cantando in Rigoletto e in Un ballo in maschera, dove si racconta che fece andare in visibilio tutto il pubblico per la potenza della sua voce.
GABRIELLI CATERINA, soprano della quale si invaghì Giuseppe Parini e il cui padre (di cognome Fatta), originario di Cacciano, si trasferì a Roma al servizio dei principi Gabrielli (da qui il nuovo nome).-
OLIOTTI QUINTO ( 1878-1950) inventore. Tra le sue idee: invenzione per usufruire della forza derivante dalla rotazione del globo terrestre (1912); progetto per fare il giro del mondo in 24 ore / inventato e brevettato (1897): nuovo sistema di tiro nolle armi da fuoco servendosi del moto rotatorio terrestre e di radiotelegrafia aerostatica sevendosi del medesimo moto con maggior velocità ad uso postelegrafico (1911).
CASSINIS GIOVANNI BATTISTA (1806-1866) giurista e politico. Nel 1860 divenne ministro di Grazia e Giustizia, Nel 1865 fu nominato senatore del Regno.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella, Stampa – Urbana Vaprio d'Adda, MI, 1994.
- Guido Garlanda, BIELLESE MIO, 80 ani di storia, di vita, di memoria, Libreria V.Giovannacci, Biella, TECA TORINO.
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