Coggiola

IL TERRITORIO
Adagiato nel fondo della valle lungo la riva sinistra del Sessera, estende il suo territorio sulle pendici dei circostanti monti con notevoli e pittoreschi spunti panoramici. Esso scende lungo il versante occidentale del contrafforte del M. Barone, occupando le vallidel R. dell'Auna, del R. Cavallero, del R. Ardeccia, del R. Confienzo, in una vasta zona montana. Il principale torrente è il Sessera, che scorre da nord ovest a sud est, dal Piancone a Pray, segnando il confine con Portula.

NOTIZIE STORICHE

Etimologia: documentato come Cozola, si accosta al latino volgare cotius, monticello sassoso.

Anche a Coggiola con altri comuni compresi tra il Cervo e la Sesia e facenti parte dei feudi di Biella, dal legato pontificio Gregorio di Montelengo, veniva ceduto ai Vercellesi con atto 24-4-1243. Nel 1300 venne dato in feudo ai Meschiati Biellesi. Nel 1306, il paese fu incendiato da Fra' Dolcino insieme con Mosso, Trivero, Flecchia e parecchi villaggi di Crevacuore, fu riedificato nel 1340 per opera degli Alciati, nobili di Vercelli. Nel 1408 passò sotto il dominio dei duchi di Savoia assieme a Sostegno, Lessona e Benna e non più sotto i vescovi di Vercelli.

PERSONAGGI ILLUSTRI

AIMONE LIDIO, (1884-1945), pittore. Nella galleria d'arte moderna di Torino vi è un suo quadro: La neve.
BOZZALLA SILVIO (14-7-1881/ 26-1-1965). Figura popolare del mondo industriale laniero biellese. Sotto il suo impulso lo stabilimento di Coggiola, dapprima come Bozzalla e Lesna, quindi unicamente come Bozzalla si sviluppò notevolmente. Alle sue qualità di intraprendente industriale unì quella di una sensibilità sociale assai profonda che lo vide realizzatore di numerose opere pubbliche locali (es: SCUOLA PRIMARIA DI COGGIOLA. L'edificio fu fatto costruire dal Comm. Silvio Bozzalla, su progetto dell'Ing. Quinto Gruppallo, e fu donato al paese perchè fosse sede del Municipio e delle Scuole.

CHIESE

Chiesa parrocchiale.
Dedicata a S. Giorgio. Di antiche origini, venne ricostruita nel 1736 e rimaneggiata nel 1928. Conserva alcuni affreschi del XV secolo non privi di originalità. La facciata, attribuita all'architetto Galeazzo Alessi, è a tre ordini, di complessa ripartitura in riquadri con finestre cieche e nicchie divisi da colonne semplici e accoppiate.

Il Santuario del Cavallero.
(Madonna della Neve), costruito nel 1730, dove comparve la Madonna alla pastorella Angelino Spagnolo Toniola nel 1678 che riebbe la favella e l'udito. Festa il 5 agosto.

Il Santuario di Moglietti.
(Madonna della Visitazione – chiamata Madonna delle Grazie) Costruito nel 1892, dove sorgeva un pilone con la rozza figura della Madonna recante in braccio il Bambino. E' tradizione che presso questo pilone sostavano i primi abitanti di Coggiola (frazione Rivò) prima di scendere a Crevacuore armati di tutto punto, per assistere alla messa festiva, in attesa del loro Capo detto il Gobbo.

IL Santuario delle Piane di Viera Rivò.
Nei pressi di Noveis, costruito nel 1911 dopo l'infierire del vaiuolo nero che mieteva numerose vittime nelle frazioni – i seguito a voto fatto dalle stesse alla madonna d'Oropa. La statua della madonna d'Oropa venne donata a questo santuario dal compianto vescovo di Biella Monsignor Garigliano.