stemma Castelletto Cervo
Stemma: Inquadrato al primo alla croce di Savoia d'argento in campo rosso, al secondo ed al terzo d'azzurro ai 9 rombi d'oro ordinati 3-3-3 in fascia; al quarto di rosso alle due chiavi d'oro in decusse con gli ingegni verso l'alto caricate in palo da una spada (ordine monastico cluniacense).
Castelletto Cervo
Antico monastero

IL TERRITORIO

IL Comune di Castelletto Cervo si stende lungo la sponda sinistra del T. Cervo e sull'altopiano baraggivo , che da Masserano e da Lessona scende verso le risaie di Buronzo. Oltre al Cervo che scorre a ovest in confine con Mottalciata, è attraversato dal corso inferiore del Torrente Ostola, affluente di sinistra del Torrente Cervo, dal corso medio del Torrente Garabione, dal corso medio inferiore del Rio di Triogna, affluente di destra del T. Garabione.


NOTIZIE STORICHE

Etimologia: è un composto del diminutivo di “castello” (piccolo luogo fortificato) e del nome del vicino torrente Cervo.

In antico si chiamava Oliate, none celtico. Così leggevasi nel diploma di Ottone III del 999 che lo assegnava alla chiesa di Vercelli; ed in altro diploma di Arrigo II del 1014. Questi nomi da qualche storico furono trascritti male: il primo dal Muratori che dà a Castelletto il nome di Moliade; nel secondo, in copie estratte dagli Archivi di Vercelli, è denominato Coliade. Più correttamente lesse il Clusiani: Oliade. Castelletto Cervo faceva parte del Comitato di Vercelli ed era sotto la signoria di Ajmone di Mosezzo conte di Vercelli nel 950. Da lui passò ai figli Manfredo di Cavaglià e Ildeprando di Caltignaga. In seguito a cessioni diverse il Comune di Vercelli ne investì il 18 giugno 1180, con il titolo di Signore, Roberto Conte del Canavese, donde al ramo dei Conti di S. Martino. Passato sotto il dominio sabaudo nel 1431, Emanuele Filiberto di Savoia, lo infeudò il 21 giugno 1569, con il titolo di Signore a Liatta Pietro. Passò poi agli Alciati e quindi ai Nomis.


EDIFICI SACRI

Chiesa parrocchiale dedicata a S. Tommaso.
L'edificio venne ricostruito in stile barocco nel XVII sec. sui resti della precedente chiesa medioevale.

Il Priorato Cluniacense dei SS. Pietro e Paolo.
“ L'antico monastero, situato in posizione panoramica a ridosso del margine ovest dell'altopiano alluvionale della Baraggia, osserva, con la sua ampia facciata, l'arroccarsi del paese di Castelletto Cervo sulla sommità di un colle che domina un importante guado sul torrente Cervo. Porta di accesso ai territori del basso biellese in epoca medievale e ragione principale della costruzione del castello, che ancora oggi sopravvive accanto alla parrocchia di S. Tommaso, anch'essa di origine medievale ma fortemente modificata dal passare dei secoli. Ancora ad ovest del monastero, calato nel fondo dell'omonima valle, scorre il torrente Cervo, che, per la sua intera lunghezza, ha occupato fin dall'età romana il ruolo fondamentale di guida dei tracciati stradali che dalla pianura vercellese conducono alle montagne biellesi. E' in questo contesto territoriale che nasce, nel corso dell'XI secolo, l'istituzione monastica ad opera di monaci appartenenti all' ordo cluniacense, in seguito ad una prima importante donazione di terre avvenuta nel 1083 da parte del conte Guido II di Pombia a vantaggio, appunto, dell'abbazia borgogna di Cluny. L'istituzione si configura come un priorato, cioè un nucleo monastico retto da un priore che risponde direttamente alla casa madre francese. (…) Un'alternanza continua tra eventi bellici e periodi di pace, causa dell'indebolimento dell'istituzione monastica e della distruzione o della pesante modifica da parte degli edifici, è testimoniata anch'essa da documenti, relativi ai secoli successivi il XII, fino a giungere all'anno 1593, quando un decreto del vescovo di Vercelli attesta la trasformazione della chiesa in parrocchia. Ciò che oggi possiamo osservare dell'antico monastero cluniacense sono talvolta piccoli, talvolta più importanti brani sopravvissuti all'interno dell'intero complesso di edifici, molti dei quali risultano essere il frutto del passaggio degli eventi e delle epoche della storia locale.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE”, Biella, Biellese industriale, professionale, commerciale, artigianale, vol. 2° 1971
- Guido Garlanda, IL BIELLESE di 150 anni fa e nei secoli, Sandro Maria Rosso Editore Stampatore in Biella, 1975.
- COMUNI DELLA PROVINCIA DI BIELLA, vol. III, collana a cura del Consiglio regionale del Piemonte, NEROSUBIANCO Edizioni, aprile 2005.
- Facoltà di Lettere e Filosofia di Vercelli, ITIS Biella, FAI, “L'antico Monastero Cluniacense dei SS. Pietro e Paolo di Castelletto Cervo, Edizioni Ieri e Oggi, Biella.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella, Stampa – Urbana, Vaprio d'Adda, MI, 1994.
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