[...] VIAGGIO IN PIEMONTE
Par H.B.J. Breton

- Voyage en Piémont, contenant la description topographique et pittoresque, la statistique et l’histoire des six départements réunis à la France, par le Sénatus- Consulte de l’an XI. Paris, brion éditeur, 1803-

Biella si estende ai piedi di un’altura rivolta a mezzogiorno. ... Il Cervo ne segna il confine su di un lato; mentre sull’altro scorre un torrente, nelle cui sabbie si trovano talora minuscole particelle d’oro, grazie alle quali gli venne dato l’appellativo di Aurea (Oremo). La città bassa è la meno abitata; si stende su di un terreno in lieve pendio, e d’improvviso la collina, fattasi più scoscesa, appare tutta un inno di giardini, di vigneti e di orti. Un po’ più in alto si erge la città alta, o quartiere del Piazzo. La maggiore solidità del terreno ha consentito di costruirvi un considerevole numero di case e buona parte della popolazione si è qui stabilita. All’estremità orientale vi è un superbo acquedotto, senza il quale questa parte di città sarebbe sprovvista d’acqua, giacché la profondità dei pozzi si presenta in questi luoghi fortemente elevata. […]

 


Castello di Ternengo, disegno 1854


Castello di Valdengo, disegno del 1852


[…] RITROVARE BIELLA
di Gae Aulenti

[ Estratto da: Biella. Supplemento al n.212 de l’Uomo Vogue, novembre 1990. Milano, Edizioni Condé Nast s.p.a., 1990: intervista a Gae Aulenti di Natali Aspesi].
AULENTI, Gae (1927). Architetto e designer, svolge la sua attività a Milano. Tra le sue realizzazioni più importanti: il Centro di vacanze al Tonale (1962), i negozi Olivetti a Parigi (1967) ed a Buenos Aires (1968), la trasformazione in museo della Gare d’Orsay a Parigi (1980-86).

[…] Mio padre era di origine meridionale, era venuta al nord, si era stabilito vicino a Venezia, dove io nacqui: poi scelse di andare a vivere a Biella […] quella di fare architettura fu una mia scelta ... i primi tempi, a Milano, mi mancava l’orientamento, non sapevo adattarmi a una città che non conoscevo: Biella era così rassicurante con il suo corso per la passeggiata serale i suoi luoghi tutti familiari, le tante facce conosciute. Ma poi la nuova vita mi conquistò, mi sono lasciata sedurre dal tipo di cultura che appartiene solo alle grandi città: c’erano tante librerie, si trovavano i libri stranieri di architettura, si andava alle conferenze. Per un po’ tornai a casa la domenica per sciare: poi, poco a poco, preferii altre cose, i grandi viaggi, il teatro. Sono stata anni senza più rivedere Biella […] qualcosa la città mi ha lasciato ... anche la passione per i viaggi, perché Biella, che a molti può sembrare lontana e chiusa è stata una delle città più aperte per ragioni di lavoro. La gente andava in tutto il mondo, a comprare la lana, usciva dal guscio provinciale.

 

[...] SANTUARIO DI OROPA
Samuel Butler

[Estratto da: Alpi e Santuari: viaggio curioso di un grande scrittore inglese tra valli, campanile e tradizioni. Casale Monferrato, Piemme, 1991].
Butler, Samuel (1835, 1902), scrittore e pittore inglese.

[...]
Il mattino dopo il nostro arrivo, prendemmo la diligenza che tutti i giorni alle 8 parte da Biella per Oropa. Avevamo lasciato Biella da poco che già potevamo scorgere in lontananza su un'alta vallata la lunga linea di edifici dell'Ospizio e le cappelle sparse nelle vicinanze; ci venne anche mostrato un altro bell'edificio a circa 8 o 9 miglia di distanza e ci dissero che si trattava del santuario di Graglia. Da all'incirca quel punto i quadri e le statuette della Madonna cominciarono a cambiare tinta e a diventare nere [...]
Pur non essendo giorni di mercato un flusso ininterrotto di gente scendeva verso la città. Molti erano pellegrini che tornavano dal santuario, ma la maggioranza portava prodotti agricoli o artigianali per venderli. Dovemmo fronteggiare ad un certo punto un consistente flusso di sedie che scendevano in città dentro ceste portate in testa dalle donne. Ogni cesta conteneva dodici sedie, per quanto non so fino a qual punto sia corretto dire che le ceste contenevano le sedie, visto che le sedie straripavano, per così dire, dalle ceste. Una cosa è certa, non avevo mai visto prima tante sedie in vita mia, tanto che ebbi l'impressione di essere capitato nel centro dove la natura produce le sedie per l'universo intero ...


Castello di Gaglianico, disegno del 1849


Castello di Gaglianico, xilografia del 1891

 

[...] PIEMONTE
Giosuè Carducci

[Estratto da: Opere. Milano, garzanti, 1975].
Carducci (1835, 1907), poeta toscano.

[...]
Biella tra 'l monte e il verdeggiar de' piani
lieta guardante l'ubere convalle,
ch'armi ed aratri e a l'opera fumanti
camini ostenta
[...]

 


 

brano e immagini tratti dal libro

Terra Biellese
Biella e il Biellese visti dagli altri e …
... da qualcuno di noi

Edizioni «Ieri e Oggi»
Biella 1995

 

 

 



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materiale preparato da Giorgio Gulmini - luglio 2006

Lo scopo di queste pagine è di mostrare attraverso i libri locali le caratteristiche storiche, turistiche, sociali ed economiche del Biellese.
Qualche fotografia e un po' di testo: non c'è pretesa di fare un lavoro perfetto, ma solo di dare qualche indicazione, creando un archivio che cresce e migliora nel tempo.
IL BIELLESE NEI LIBRI è a disposizione di tutti gli editori/autori che vogliano fare conoscere le proprie opere, riguardanti il territorio. La pubblicazione avviene in forma gratuita.

 



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